Secondo quanto segnalato nel
bollettino, al 7 agosto i dieci Paesi che hanno segnalato il
maggior numero cumulativo di casi a livello globale sono: Stati
Uniti (7.510), Spagna (4.577), Germania (2.887), Regno Unito
(2.759), Francia (2.239), Brasile (1.721), Paesi Bassi (959),
Canada (957), Portogallo (710) e Italia (505). Insieme, questi
Paesi rappresentano l'89% dei casi segnalati nel mondo fino ad
oggi.
Negli ultimi sette giorni, 10 Paesi hanno segnalato il loro
primo caso: Montenegro, Uruguay, Liberia, Sudan, Bolivia, Cipro,
Guadalupa, Guatemala, Lituania e Saint Martin. Sono 14 i Paesi
che invece non hanno segnalato nuovi casi per oltre 21 giorni,
periodo massimo di incubazione della malattia. Negli ultimi
sette giorni, 42 Paesi hanno riportato un aumento del numero
settimanale di casi, con l'aumento più alto registrato in
Brasile.
Dal bollettino emerge inoltre come il 99% delle persone che
hanno contratto il vaiolo delle scimmie sia maschio e l'età
media dei casi segnalati sia di 36 anni. Tra i pazienti che
hanno riportato informazioni sull'orientamento sessuale, il 97%
è stato identificato come gay, bisessuale o uomo che ha rapporti
sessuali con uomini.
Quanto alla modalità di trasmissione, il 91% di chi ha
fornito informazioni (pari al 23% dei casi totali) ha dichiarato
che è avvenuta attraverso incontri sessuali.
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