A Pozzolengo (Brescia), dove c'è la
sede principale della Comunità di recupero Lautari, l'hanno già
ribattezzata la 1000 Miglia della solidarietà. Sì, perché
quest'anno Silvano Zaglio, decano tra i piloti bresciani non
professionisti, sarà alla 1000 Miglia con un progetto studiato
insieme al presidente Andrea Bonomelli e sostenuto
dall'organizzazione della corsa: due ragazzi della Comunità di
recupero dalle dipendenze Lautari (300 ospiti in cinque sedi a
Pozzolengo, Pordenone, Como, Firenze e Roma) saranno al suo
fianco come navigatori dal 15 al 18 giugno.
L'equipaggio partirà il 15 e seguirà il corteo principale pur
non essendo in gara visto che il regolamento non poteva
prevedere il cambio in corsa dei navigatori. I giovani ospiti di
Lautari saranno impegnati nelle varie tappe della gara che
attraverserà l'Italia in quella che è da sempre la più bella
gara dedicata alle auto storiche.
L'annuncio della partecipazione della comunità Lautari alla
storica "1000 Miglia" è arrivata con la presentazione ufficiale
della gara. Un progetto solidale che vedrà impegnati i ragazzi
della comunità che porteranno la loro esperienza di vita anche
in gara. "Lo sport è per tutti e di tutti - ha osservato Andrea
Bonomelli presidente della Comunità Lautari -, lo hanno ribadito
i ragazzi che saranno protagonisti della gara più bella del
mondo dimostrando che lo sport è un fattore straordinario di
inclusione e può realmente contribuire alla rinascita dopo il
buio delle dipendenze".
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