Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Migranti: 214 rifugiati protestano davanti sede Unhcr Tunisi

Migranti: 214 rifugiati protestano davanti sede Unhcr Tunisi

In fuga da guerre sono bloccati in Tunisia

PALERMO, 29 aprile 2022, 12:44

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sono 214: donne, uomini, bambini piccoli. Vengono da paesi in guerra: Somalia, Sudan, Eritrea, Etiopia. Da anni tentano di raggiungere l'Europa, hanno affrontato il viaggio nel Mediterraneo più volte, e più volte sono stati intercettati dalla Guardia Costiera libica o tunisina, riportati nei campi di prigionia libici, dove sono stati torturati e tenuti sotto sequestro, o in Tunisia dove, nonostante siano rifugiati, non hanno diritti.
    Non hanno soldi, non hanno una casa. Alcuni sono riusciti a scappare dalla Libia e arrivare in Tunisia a piedi. Da due mesi protestano davanti alla sede dell'Unhcr a Tunisi, chiedendo che vengano riconosciuti i loro diritti. A raccontare le loro storie è l'ex presidente e portavoce di Mediterranea Alessandra Sciurba, ricercatrice universitaria che si trova in Tunisia per uno studio sui fallimenti della rivoluzione tunisina.
    "Con la guerra in Ucraina l'Europa ha capito che è possibile accogliere 4 milioni di profughi in poche settimane senza che accada nulla di brutto. Perché queste poche migliaia di persone che vengono da altre guerre vengono abbandonate ai confini di una Europa che ha dimostrato di poter essere diversa e migliore ?", si chiede Sciurba che sottolinea la responsabilità dell'Italia, che ha stretto accordi e finanziato le Guardie Costiere libiche e tunisine, disinteressandosi delle sorti dei profughi intercettati in mare dalle autorità dei due paesi nordafricani.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza