(ANSA) - MILANO, 18 APR - Con 70 indagati e 80 capi di
imputazione si è chiusa a Milano, dopo due anni, l'inchiesta
per truffa e sostituzione di persona che ha portato in luce un
giro di oltre 200 falsi account per il noleggio delle auto in
car sharing della flotta Enjoy.
L'indagine, condotta dal Nucleo Crimini Informatici e
Telematici della Polizia locale in collaborazione con anche
l'ufficio Security di Eni, è stata coordinata dal pm Milda Milli
e dal procuratore aggiunto Eugenio Fusco ed è partita, come si
legge in una nota del Comune, nella notte di Capodanno del 2020,
quando gli agenti sono intervenuti per effettuare i rilievi di
un incidente stradale, non grave, nel quale era coinvolta una
Fiat 500 Enjoy, che aveva urtato alcuni veicoli in sosta.
Da lì gli accertamenti fino a scoprire che B.S., italiano di
origine africana, sfruttando le proprie conoscenze informatiche,
aveva generato e gestito circa 220 account del servizio di car
sharing. Il meccanismo, che consentiva di usare un'auto a
noleggio in pratica gratuitamente, si fondava su patenti di
guida 'rubate' su internet per via delle loro foto trovate sul
web - magari postate sui social -, carte di credito con pochi
centesimi, e utenze telefoniche per attivare l' account
riconducibili a numeri falsi.
La frode smascherata, prosegue la nota, è particolarmente
pericolosa poiché le autovetture condotte da soggetti non
immediatamente identificabili, potevano essere utilizzate sia
per commettere delitti sia da persone sprovviste della patente
di guida e magari minorenni. In seguito all'attività
investigativa Eni ha modificato le modalità di attivazione
dell'account per l'utilizzo della propria flotta di car sharing.
(ANSA).
Falsi account del car sharing, 70 indagati a Milano
Indagine della Polizia Locale, truffa e sostituzione di persona
