(ANSA) - MILANO, 09 APR - "Contro la guerra, contro
l'economia di guerra e contro il 'governo di guerra' targato
Draghi": questo lo slogan con cui oggi i sindacati di base -
Cub, Adl, Cobas, Sgb, Unicobas e Usi Cit - hanno proclamato lo
sciopero generale per il 20 maggio. La decisione è stata presa
dall'Assemblea nazionale del sindacalismo di base che si è
riunita oggi a Milano.
"Sono già tangibili le prime conseguenze sia in Italia che in
tutta Europa, con l'aumento delle tariffe di gas ed energia
elettrica e le sanzioni che si ritorcono contro l'Ue in
particolare contro l'economia italiana e quella tedesca -
affermano i sindacati -. In Italia sono all'ordine del giorno
licenziamenti e aumento della disoccupazione, mentre è stato
raggiunto il record di spese militari a discapito delle urgenti
necessità sociali di sanità, istruzione, trasporti, casa. A
questo si aggiungono i fermi di molte filiere produttive a causa
della scarsità delle materie prime, della crescita dei loro
costi e di quelli dell'energia, dei processi di delocalizzazione
di questi ultimi decenni e non per ultime delle immani
privatizzazioni dei settori strategici per l'economia del Paese.
Come se non bastasse il governo si appresta a varare un piano di
vera e propria economia di guerra con l'incremento delle spese
per la Difesa verso il traguardo del 2%".
"Riteniamo lo sciopero serva per arginare quanto prima la
deriva militarista imposta dagli Stati Uniti - sottolinea Walter
Montagnoli, segretario nazionale della Cub -. È l'Europa infatti
a pagare il prezzo più alto del conflitto in Ucraina, non gli
Usa. Come di consueto nei conflitti bellici sono i lavoratori e
le classi popolari a pagare in larga misura". (ANSA).
Ucraina: sindacati base,sciopero generale contro economia guerra
Astensione 20 maggio. Montagnoli,nei conflitti pagano lavoratori
