(ANSA) - BOLOGNA, 07 APR - Hanno aperto direttamente la porta
di casa, della nuova casa che li ospiterà, con un mazzo di
chiavi a loro consegnate su un vassoio. Sopra, la scritta:
"Comune di Sorbolo Mezzani per l'Ucraina". Questa mattina, nel
comune in provincia di Parma, 12 profughi ucraini hanno varcato
la soglia di due appartamenti, di circa 50 metri quadrati l'uno.
È uno fra i primi casi in Italia in cui persone che scappano
dalla guerra entrano in alloggi tolti alle mafie. Lo comunica la
Regione.
Nel giro di pochi giorni saranno terminati i lavori di una
terza unità abitativa, nella stessa palazzina, di 30 metri
quadrati: altre tre persone in fuga dalla guerra troveranno
dimora. In tutto saranno quindici i profughi accolti in tre
case.
Le case fanno parte di dieci immobili confiscati (cinque
appartamenti e cinque autorimesse) alla 'Ndrangheta a Sorbolo
Mezzani e tornati al servizio della collettività e del bene
comune. La consegna al Comune da parte dell'Agenzia nazionale
per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e
confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) risale a due
anni fa.
"Restituire alla società civile i beni confiscati alle mafie
rappresenta il primato della democrazia e della legalità - ha
detto il presidente Stefano Bonaccini - Mettere questi immobili
a disposizione di cittadini in fuga dalle atrocità della guerra
è un passo avanti in più. Siamo di fronte a un conflitto
ingiustificabile. L'intero sistema regionale è alle prese con
l'accoglienza di migliaia di ucraini, soprattutto donne e
bambini, in uno sforzo che vede insieme istituzioni, cittadini e
famiglie, in Emilia-Romagna e nel Paese. Legalità e solidarietà
sono valori cardine della nostra terra: oggi siamo qui per
dimostrarlo concretamente". (ANSA).
Ucraina: a profughi nel Parmense primi immobili confiscati
A Sorbolo Mezzani, consegnate le chiavi di due appartamenti
