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Aggressione CasaPound a corteo antifascista, al via udienza

Aggressione CasaPound a corteo antifascista, al via udienza

Sette imputati chiedono messa alla prova, Anpi parte civile

BARI, 21 gennaio 2022, 12:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Con la richiesta di costituzione come parti civili di Anpi, Rifondazione comunista, Comune di Bari, Regione Puglia e delle vittime della presunta aggressione squadrista del settembre 2018, è cominciata dinanzi al gup del Tribunale di Bari Francesco Mattiace l'udienza preliminare nei confronti di 28 attivisti di CasaPound. Gli imputati rischiano il rinvio a giudizio per i reati di riorganizzazione del disciolto partito fascista e, dieci di loro, anche di lesioni personali aggravate. Il procedimento è quello sull'aggressione avvenuta a Bari il 21 settembre 2018 da parte di militanti di CasaPound nei confronti di un gruppo di manifestanti antifascisti di ritorno da un corteo organizzato in occasione della visita nel capoluogo pugliese dell'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini. Nell'aggressione, ha ricostruito la Digos, sotto il coordinamento del procuratore Roberto Rossi, rimasero feriti quattro manifestanti antifascisti, tra i quali Antonio Perillo l'assistente parlamentare dell'ex eurodeputata Eleonora Forenza, lei stessa presente al pestaggio, oltre a Giacomo Petrelli di Alternativa Comunista, Claudio Riccio di Sinistra Italiana e Enrico Ricco.
    Sette dei 28 imputati hanno chiesto la messa alla prova. Si tornerà in aula il 15 aprile per la discussione delle diverse posizioni. Durante l'udienza a porte chiuse, all'esterno del palazzo di giustizia si è
   

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