Falso in atto pubblico
per 150 attestazioni di avvenuta somministrazione di vaccino
anti-Covid che non sarebbe avvenuta, ma che avrebbero consentito
il rilascio Green pass, ritenuti falsi, per avvenuta
vaccinazione a 73 soggetti. E' una delle accuse mosse a un
medico di medicina generale di Ascoli Piceno, convenzionato con
l'Asur, arrestato oggi dai carabinieri del Comando provinciale
di Ascoli Piceno su ordine del gip anche per peculato in
relazione a 120 dosi anti-Covid ritirate dal centro vaccinale di
Ascoli delle quali, secondo il procuratore Umberto Monti, il
medico si sarebbe disfatto, senza averle inoculate.
L'ordinanza del gip di Ascoli, che per il medico applica la
custodia cautelare in carcere, interessa anche una delle 73
persone che hanno ottenuto i Green pass ritenuti falsi, per la
quale è stata disposta invece la detenzione domiciliare. Tutti i
Green pass ritenuti falsi sono stati sequestrati; ai soggetti
interessati sono stati sequestrati anche telefoni cellulari e
altro materiale che per la Procura di Ascoli sono utili per la
ricostruzione degli esatti confini della vicenda.
A carico di ognuno dei 73 soggetti possessori di Green pass
falsi è ipotizzato il reato di falso in concorso con il medico,
il quale è indagato anche per truffa aggravata ai danni
dell'Asur riguardo gli emolumenti previsti per ciascuna dose
somministrata.
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