"L'attacco di sabato scorso a Roma
è un attacco nei confronti di tutto il sindacato, al mondo del
lavoro e alla democrazia". È il messaggio lanciato dalla
manifestazione "Mai Più Fascismi, per il Lavoro e la
Democrazia", organizzata in Piazza Unità da Cgil, Cisl, Uil e
Anpi, a cui hanno aderito duemila manifestanti secondo gli
organizzatori, un migliaio secondo la Questura, oltre a decine
di realtà politiche e associative della città. L'evento si è
concluso con un flashmob del movimento 6000 Sardine.
"Nella delicatissima fase sociale economica e sanitaria che
il paese sta passando, avvenimenti come quelli di sabato scorso
- riporta un comunicato della Cgil - sono da considerarsi un
gravissimo attacco alle istituzioni democratiche, ai corpi
intermedi e al diritto al lavoro. L'Italia è una Repubblica
democratica fondata sul lavoro, la democrazia e l'antifascismo.
Per questo motivo nel corso della manifestazione è stata posta
l'attenzione sui rapporti tra il sindaco uscente Roberto
Dipiazza e il fondatore di Forza Nuova Roberto Fiore - continua
la nota - e ai tanti candidati politici esplicitamente vicini
all'estrema destra che hanno agito indisturbati nel contesto
triestino".
I sindacati, in vista della manifestazione nazionale in
programma sabato 16 ottobre a Roma, hanno nuovamente chiesto
"unitariamente a Istituzioni e Politica: scioglimento immediato
di tutti i movimenti e partiti che si richiamano all'ideologia
fascista; l'esclusione all'interno delle forze politiche di
coloro che hanno contiguità ideale e simbolica con l'ideologia
fascista; una forte partecipazione democratica all'appuntamento
elettorale per confermare in modo deciso che alle azioni e
strumentalizzazioni fasciste e violente si risponde consolidando
gli strumenti della democrazia e rafforzando il sistema della
rappresentanza".
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