"Non ti mando un abbraccio perché
te lo darò di persona, e non da remoto, quando ci vedremo. A
presto, Francesco, il tuo professore". Così si chiude una delle
tantissime lettere che in un anno e mezzo sono arrivate
all'Università di Bologna per il suo studente Patrick George
Zaki, attivista e ricercatore trentenne in carcere dal febbraio
2020 in Egitto. A dar voce alle decine e decine di messaggi che
amici, docenti, ma anche semplici cittadini hanno inviato
virtualmente a Patrick con una e-mail (forpatrick@unibo.it) sono
tre protagonisti del teatro italiano: Toni Servillo, Anna
Bonaiuto ed Elisabetta Pozzi.
I tre artisti leggono ognuno un passaggio di una delle
lettere a Patrick in altrettanti brevi filmati pubblicati sui
canali social dall'ateneo bolognese. In tantissimi, da tutto il
mondo, sottolinea l'Alma Mater, chiedono giustizia per Zaki. Fra
una settimana, il 28 settembre, è in programma in Egitto la
seconda udienza del processo che lo vede imputato, dopo 19 mesi
di custodia cautelare in carcere, per un suo articolo sulla
minoranza cristiana coopta in Egitto.
Il primo video, protagonista Toni Servillo, è online, mentre
gli altri due seguiranno domani e dopodomani, per continuare a
tenere alta l'attenzione sul caso di Patrick. L'iniziativa è
dell'Università che ringrazia gli attori, il Centro Studi 'La
permanenza del Classico' e il Teatro Comunale di Bologna.
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