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Ancora cinghiali a Roma, una famigliola davanti a un asilo nido

Ancora cinghiali a Roma, una famigliola davanti a un asilo nido

Patuanelli: 'Un'emergenza sentita in tutto il Paese non solo nella Capitale'. Due cinghiali avvistati anche a Torino

ROMA, 22 settembre 2021, 16:11

Redazione ANSA

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Un frame tratto da un video che mostra una famiglia di cinghiali in via Trionfale a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un frame tratto da un video che mostra una famiglia di cinghiali in via Trionfale a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA
Un frame tratto da un video che mostra una famiglia di cinghiali in via Trionfale a Roma - RIPRODUZIONE RISERVATA

Continuano gli avvistamenti di cinghiali a Roma: una famiglia con papà, mamma e cuccioli al seguito, è stata vista davanti ad un asilo nido a Montemario. Anche in questo caso il video, girato davanti al cancello della scuola, è diventato virale. L'istituto sorge all'ingresso del parco dell'Insugherata, una riserva dove si trovano cinghiali. Tanta l'ironia sul web dopo gli ultimi due avvistamenti sempre a Roma Nord, una zona dove non è infrequente il passaggio di cinghiali: 'dopo le piste ciclabili ecco le cinghiabili', corredata dagli animali in fila indiana, è il meme più gettonato. 

"Hanno filmato una cosa che noi conosciamo bene da più di otto anni", dice con espressione stanca un abitante del quartiere a proposito del video, diventato virale, di una quindicina di cinghiali che si aggira in via Trionfale in pieno giorno, costituendo un rischio serio per chi guida in quel tratto di strada particolarmente trafficato. "Gli animali si sono stabiliti in un parco privato in via Taverna, immediatamente accanto a un asilo nido e a una scuola media e quasi ogni giorno si spostano tra le zone verdi circostanti, in cerca di cibo nella spazzatura - spiega una signora -. Io ho molta paura di vedermeli spuntare davanti la mattina quando accompagno i bambini a scuola". I cinghiali non si limitano a girare per le strade, spesso succede che la ricerca di cibo li spinga anche all'interno di strutture e condomini: alcuni residenti raccontando di essersi ritrovati più volte a dover cacciare i cinghiali dal proprio giardino condominiale o addirittura dal cortile della scuola media Stefanelli. E la situazione sarebbe peggiorata molto nell'ultimo anno. "Ho visto due volte intervenire la polizia municipale dopo le nostre ripetute chiamate, ma si sono limitati a ricacciarli verso il parco, niente di più", spiega un residente.

"Si tratta di un'emergenza molto sentita in tutto il Paese magari fosse sentita nel solo Comune di Roma ma purtroppo non è così. È un problema che tutti gli assessori regionali, tutte le associazioni di categoria di tutte le regioni mi segnalano quotidianamente. Allora non credo che per ogni problema di questo Paese serva una nuova norma. Basterebbe applicare le norme che ci sono e mi riferisco al fatto che le regioni possono provvedere al contenimento della popolazione dei cinghiali", con piani di prelievo selettivo senza limiti temporali. Lo ha detto il ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli rispondendo a due interrogazioni, Lega e Fi, al Question time alla Camera, sollecitato in merito al video virale di una famiglia di cinghiali a passeggio tra le auto sulle strade di un quartiere romano. Inoltre, ha riferito Patuanelli, con una nota congiunta dello scorso 21 aprile "i ministri della Salute, della Transizione ecologica e delle Politiche agricole è stato trasmesso alle Regioni un documento tecnico di indirizzo anche sulla gestione del cinghiale per fornire un supporto specifico nella redazione e nell'aggiornamento dei singoli piani di gestione sugli ungulati". "Credo che la banalizzazione politica che mette contro gli animalisti e chi vuole un'arma a tutti gli agricoltori non consente un approccio reale e concreto alla soluzione di un problema che c'è. Io sono il primo a dire che la fauna selvatica è una proprietà dello Stato e non possiamo consentire che un bene dello Stato crei danno al privato", ha concluso Patuanelli.

Cinghiali sono statti avvistati anche per le strade di Torino. L'ultimo avvistamento ieri sera in via Villa della Regina, la strada che dalla collina scende fino alla Gran Madre. Due esemplari di grandi dimensioni sono stati notati da alcuni passanti, che hanno chiamato la polizia municipale, dirigersi verso il centro muovendosi indisturbati tra le auto in movimento e quelle parcheggiate. Non è ormai inconsueto imbattersi anche in città nei cinghiali. Le segnalazioni sono sempre più numerose, sia per le strade collinari che in quelle urbane. E sui social si sprecano le foto e i video, che diventano ben presto virali, come nel caso di questa sera.

Con l'emergenza Covid che ha ridotto per mesi la presenza dell'uomo all'aperto proliferano, con un aumento del 15%, i cinghiali che invadono città e campagne da nord a sud dell'Italia. È quanto emerge dalla stima di Coldiretti che sottolinea come i cinghiali abbiano raggiunto la cifra record di 2,3 milioni di esemplari anche nelle città alla ricerca di cibo tra i rifiuti e addirittura nei cortili delle case con evidenti rischi per la salute.

"I branchi - sottolinea la Coldiretti - si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi dove giocano i bambini, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone". In particolare nelle campagne "la situazione - sottolinea Coldiretti - è diventata insostenibile con danni per almeno 200 milioni di euro all'anno alle produzioni agricole e con compromissione anche dell'equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale. Senza dimenticare il pericolo della diffusione di malattie evidenziato dallo stesso Piano di sorveglianza e prevenzione per il 2021 pubblicato dal ministero della Salute che ribadisce come i cinghiali abbiano una responsabilità fondamentale per la diffusione della Peste Suina Africana (Psa) e dunque una delle misure necessarie in Italia è la gestione numerica della popolazione di questi animali". Infine, "oltre otto italiani su 10 (81%) - secondo l'indagine Coldiretti/Ixè - pensano che l'emergenza cinghiali vada affrontata con il ricorso agli abbattimenti, soprattutto incaricando personale specializzato per ridurne il numero". 
   

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