Le cosche Piromalli e Molè
di Gioia Tauro, dopo i contrasti determinati dall'omicidio del
boss Rocco Molè, e dopo gli arresti che in questi anni hanno
colpito le due famiglie, hanno deciso di stringere un patto di
non belligeranza, delineando nuovi equilibri criminali sul
territorio e ribadendo il proprio predominio nel settore delle
estorsioni. E' quanto emerge dall'operazione "Geolja" che ha
stamani ha portato all'arresto di 12 persone - 2 ai domiciliari
- tra le quali Girolamo Piromalli, detto "Mommino", e Salvatore
Copelli, nipote del boss Giuseppe Piromalli detto "Facciazza",
entrambi ritenuti ai vertici dell'organizzazione. L'ordinanza,
emessa dal gip Valerio Trovato su richiesta del procuratore
Giovanni Bombardieri, dall'aggiunto Gaetano Paci e del pm Giulia
Pantano, è stata eseguita dai carabinieri. Complessivamente sono
21 gli indagati dalla Dda.
L'indagine ha preso avvio dall'incendio, avvenuto nella notte
tra il 18 e il 19 agosto 2019, del panificio "L'Arte del Pane" i
cui titolari hanno sollecitato l'intervento dei boss di Rosarno,
loro paese d'origine, per individuare i responsabili e risolvere
la questione mediante la "messa a posto". "Sono venuti con
l'intenzione di distruggere perché noi non abbiamo capito circa
dieci, quindici volte… Quando quello veniva per soldi, faceva lo
'sciacquino' suo!" dicevano le vittime, intercettate dai
carabinieri. Dopo essere stati costretti a chiudere l'attività
commerciale per diversi mesi, gli imprenditori hanno prima
chiesto accesso a un fondo di solidarietà del Ministero
dell'Interno per le aziende colpite da attentati dolosi e poi
sono stati autorizzati dalla 'ndrangheta a riaprire il panificio
subendo sia l'imposizione di prezzi, orari e periodi di ferie,
in modo da non danneggiare l'attività concorrente dell'arrestato
Antonio Gerace, sia il pagamento del pizzo. "Pagano tutti,
un'offerta al Santo la fanno tutti quanti! L'offerta al Padre
Eterno! Come il film il professore vesuviano, ogni mese passerà
da voi un santo, e ognuno avrà il proprio Santo" dice una delle
vittime, sempre intercettata, spiegando alla fidanzata come
funzionano le cose a Gioia Tauro citando i dialoghi del film "Il
Camorrista".
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