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Scuola, dal lunedì quasi 7 milioni di studenti in presenza

Scuola, dal lunedì quasi 7 milioni di studenti in presenza

Con l'80,5% di alunni in presenza si ritorna al febbraio scorso, quando si erano sfiorati i 7 milioni in classe. Oltre 1,5mln in dad

ROMA, 17 aprile 2021, 13:08

Redazione ANSA

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Bambini entrano a scuola - RIPRODUZIONE RISERVATA

Bambini entrano a scuola - RIPRODUZIONE RISERVATA
Bambini entrano a scuola - RIPRODUZIONE RISERVATA

Da lunedì 19 saranno 6 milioni e 850 mila gli alunni presenti a scuola sugli 8,5 milioni delle scuole statali e paritarie. 291 mila in più di questa settimana, tutti della Campania che è uscita dalla zona rossa. Restano in zona rossa Puglia, Sardegna e Val d'Aosta con 390 mila alunni in DAD. In tutto saranno quasi un milione e 657mila quelli ancora a casa in DAD la prossima settimana, secondo i calcoli di Tuttoscuola.

Complessivamente per la prossima settimana, secondo Tuttoscuola, con l'80,5% di alunni in presenza si ritorna al febbraio scorso, quando si erano sfiorati i 7 milioni in classe .

Nelle tante regioni in zona arancione la percentuale di alunni in presenza oscilla tra l'81% e l'86%, mentre nelle tre in zona rossa si ferma al 51% .

   Il quadro sul territorio si fa più omogeneo, secondo le elaborazioni di Tuttoscuola: gli alunni in presenza raggiungono l'84% al Nord, l'83% al Centro, il 76% nelle Isole (con un calo dovuto alla Sardegna), e il 74% nelle regioni del Sud.
    Le province autonome di Bolzano e Trento confermano complessivamente la più alta percentuale di alunni in presenza (87%). 

I problemi legati al nuovo ritorno a scuola sono quelli di sempre: i trasporti pubblici locali e lo screening dei contagi. Per il potenziamento dei primi il ministro Enrico Giovannini ieri ha visto gli Enti locali e dato un nuovo appuntamento alla prossima settimana, con un po' di sorpresa tre Comuni e Province per l'accelerazione del governo nelle riaperture dal 26 aprile. Il premier Mario Draghi ha ricordato che sono stati stanziati 390 milioni. Per il tracciamento invece resta l'ipotesi di tamponi salivari per i bambini e antigenici per gli studenti più grandi, a campione nelle scuole, essendo impossibile per motivi di spesa e logistici effettuarli a tappeto. Si spera che con il personale scolastico vaccinato con la prima dose oltre il 73% e gli anziani over 70 oltre il 50% con almeno una dose, i giovanissimi non siano più un veicolo di infezione pericoloso come prima. I principali sindacati del settore scuola chiedono urgentemente, oltre al tracciamento e al potenziamento dei trasporti, di aggiornare i protocolli di sicurezza, di lasciare autonoma agli istituti su orari e scaglionamento di entrate e uscite e di completare al più presto la vaccinazione del personale.

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