(ANSA) - CAGLIARI, 15 GEN - La Sardegna, insieme ad altre
cinque Regioni-Province autonome, si conferma in fascia gialla,
secondo la nuova ordinanza che il ministro della Salute Roberto
Speranza firmerà nelle prossime e che andrà in vigore a partire
da domenica 17 gennaio. Niente ulteriori restrizioni, quindi, ma
nell'Isola resta alto il numero dei casi, 260 nuovi contagi, e
dei morti, 13 decessi nelle ultime 24 ore. In rapporto al numero
dei tamponi effettuati, 2.258 i nuovi positivi rappresentano
oggi circa il 12%, in crescita rispetto al dato di ieri sotto il
10%. Diminuiscono, invece, i pazienti attualmente ricoverati in
ospedale nei reparti non intensivi (-17 rispetto al dato di
ieri), mentre resta invariato il numero di pazienti in terapia
intensiva, 50.
Intanto rallenta la somministrazione dei vaccini anti Covid,
dopo l'arrivo dell'ultima tranche da 16mila dosi Pfizer. Si è
invece ancora in attesa delle fiale di Moderna, che arriveranno
con furgoni refrigerati delle Poste. Dopo una brusca
accelerazione dei giorni scorsi l'Isola riscende la classifica
delle regioni italiane, dietro la Lombardia al 15/o posto con il
60% delle inoculazioni, cioè 19.994 effettuate sulle 33.330 dosi
arrivate. Si tratta di circa il 4% in più rispetto al dato di
ieri. C'è però da sottolineare che la Regione, con l'assessore
della Sanità Mario Nieddu, ha sempre detto di volere tenere uno
"scorta" di circa il 30% delle dosi per garantire il "richiamo"
per chi ha ricevuto la prima somministrazione.
E nel dibaddito tra chi si vuole vaccinare e i novax si registra
l'appello del vescovo di Nuoro e Lanusei e presidente della
Conferenza episcopale sarda, mons. Antonello Mura.
Nell'editoriale nel numero di gennaio del mensile diocesano
L'Ogliastra scrive: "Fiducia, oggi, vuol dire vaccinarsi". Il
prelato conquista anche la prima pagina dove "posa" accanto ad
una donna medico e ad un sindaco con fascia tricolore tenendo in
mano un cartello con la scritta #iomivaccino. (ANSA).