Il gup di Tempio Pausania,
Marco Contu, ha rinviato a giudizio Katia Tocca e Paola Tali,
accusate rispettivamente di maltrattamenti e omessa denuncia
nell'ambito della vicenda giudiziaria scaturita nel 2018 dalle
segnalazioni dei genitori di alcuni bambini che frequentavano
l'asilo comunale di Arzachena: per la Procura sarebbero stati
vittime di percosse, umiliazioni e insulti. Stando alle
risultanze delle indagini, Katia Tocca sarebbe l'autrice dei
maltrattamenti, mentre Paola Tali, titolare della cooperativa
che gestiva l'asilo, avrebbe taciuto pur sapendo.
Le vittime sono 25 bambini di età comprea tra gli 8 mesi e i
2 anni. Il processo si aprirà il 24 marzo, come è stato deciso
oggi al termine dell'udienza preliminare cui ha partecipato la
sostituta procuratrice Nadia La Femina, che ha assunto in corsa
la titolarità dell'inchiesta, e gli avvocati delle 13 famiglie
che si sono costituite parti civili: i legali Domenica Gala,
Giovanna Maria Poggi, Francesca Agostina Pileri e Christian
Cicoria. Tra le parti civili c'è anche il Comune di Arzachena,
rappresentato dall'avvocato Stefano Forgiarini. Le due maestre
sono invece difese da Egidio Caredda, Jacopo Merlini e Roberto
Diomedi.
L'educatrice e la titolare della cooperativa per cui lavorava
erano state denunciate per i maltrattamenti su sei alunni. Al
termine di una prima inchiesta la stessa Procura aveva chiesto
l'archiviazione, ma un anno fa la pm La Femina, acquisito il
fascicolo, ne aveva sollecitato la revoca, unendosi all'istanza
degli avvocati di parte civile. Gli atti erano stati quindi
ritrasmessi e da allora sono emersi nuovi elementi, fino alla
scoperta di 25 presunti casi di maltrattamenti. Oggi il gup,
ritenendo valide e fondanti le motivazioni, ha rinviato a
giudizio le due maestre. "Possiamo ritenerci soddisfatte della
decisione del giudice - commenta l'avvocata Domenica Gala, che
assiste otto delle parti civili insieme alla collega Giovanna
Maria Poggi - È una battaglia iniziata tempo fa e che ha avuto
fasi non facili da superare. Ora ci aspettiamo che il processo
faccia giustizia per i bambini che hanno subito i maltrattamenti
e per i loro familiari".
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