Diverse centinaia di persone hanno
manifestato ieri sera a Terni contro le misure contenute nel
nuovo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.
Tra loro titolari e lavoratori di palestre e scuole di danza,
per i quali il decreto prevede la chiusura totale, e di bar e
ristoranti, che dovranno invece abbassare le saracinesche alle
18.
I manifestanti si sono ritrovati spontaneamente a piazza
Tacito e poi (in modo pacifico e quasi tutti con le mascherine
in volto) si sono spostati in corteo verso la sede del Comune,
attraversando il corso principale della città. "La gente muore
di fame, non ci sono aiuti - ha detto uno di loro guidando la
protesta -. Scendere in strada è importante, farlo tra due,
cinque, dieci giorni sarebbe troppo tardi, vorrebbe dire
accettare il decreto". "Libertà, libertà" il grido che si è
alzato più volte in coro dai manifestanti, che hanno anche
intonato l'Inno d'Italia. Tra le proposte avanzate quella dello
"sciopero fiscale", ma c'è stato anche chi, tra coloro che
lavorano in bar o ristoranti, ha ipotizzato, di lasciare
comunque aperto al pubblico il locale anche dopo le 18,
contravvenendo alle norme.
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