A giugno, con le scuole chiuse
ormai da mesi e un orizzonte di ripresa ancora incerto, una
preside milanese ha deciso di riaprire le porte dell'istituto da
lei diretto, per permettere ai ragazzi di terza media di girare
il cortometraggio conclusivo del progetto scolastico incentrato
sul cinema iniziato in presenza e poi continuato online durante
il lockdown.
Quel corto, 'La rinnovata commedia', ora è finito ma -
ammette la dirigente del complesso Bodio-Guicciardi, Laura
Barbirato, che si è assunta tutta la responsabilità
dell'iniziativa - realizzarlo non è stato semplice, ma "i
ragazzi ci tenevano tantissimo, la pressione è venuta da loro,
molti dei quali hanno portato proprio cinema all'esame". "Non
sono stata temeraria - sottolinea - ma consapevole che i limiti
erano molto forti e dovevamo tutelare tutti dai possibili rischi
poi, visto che eravamo tutti d'accordo, dai genitori agli
insegnanti, ho pensato che fosse il caso di farlo perché a
settembre sarebbe stato più difficile con la dispersione dei
ragazzi in altre scuole. Per 15 giorni sono stata in
apprensione, ma poi questa esperienza mi ha rassicurata sulla
ripresa di settembre, che ora vivo in maniera meno ansiogena,
possiamo ricominciare il più normalmente possibile perché vivere
a distanza vuol dire dimenticare il tessuto sociale della
scuola".
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