Ana Plamadeala, 30 anni, moldava
residente a Rovigo, è stata condanna a 12 anni di reclusione per
maltrattamenti nei confronti del figlio aggravati dal fatto che
il piccolo, secondo le perizie medico legali, è morto proprio a
seguito dei maltrattamenti subiti. La sentenza della Corte
d'Assise del tribunale di Rovigo, presieduta dal giudice Angelo
Risi, è di primo grado. Il bambino si chiamava Daniel, è
deceduto che aveva 9 mesi il 5 febbraio del 2016 ma la morte
cerebrale è del 23 gennaio. La madre aveva chiamato da casa il
118, Daniel era stato ricoverato all'ospedale di Rovigo e poi
trasportato in elicottero all'ospedale di Padova dove poi è
morto. Si è trattato di una shaken baby syndrome, cioè il
bambino sarebbe stato scosso dalla madre ma era troppo piccolo
perché i muscoli del collo reggessero lo scuotimento. Ana
Plamadeala e il marito vivono ancora a Rovigo ed ora hanno una
bambina di 2 anni.
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