Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cronaca
  1. ANSA.it
  2. Cronaca
  3. Coronavirus: Fase 2, 'Riaprendo tutto rischio di 151mila in rianimazione'

Coronavirus: Fase 2, 'Riaprendo tutto rischio di 151mila in rianimazione'

Relazione esperti, si apre con un monitoraggio di 14 giorni

Sperimentare per 14 giorni le misure di riapertura parziale che saranno avviate dal 4 maggio per alcuni settori lavorativi, monitorando l'impatto sull'andamento dei contagi e considerando che una riapertura totale porterebbe ad un veloce collasso delle terapie intensive con una stima di 151 mila ricoveri gia' a giugno. Ciò consapevoli del fatto che anche un minimo aumento dell'indice di contagio R0 sopra il valore 1 "avrebbe un impatto notevole sul Sistema sanitario nazionale" e che, dunque, "è evidente che lo spazio di manovra sulle riaperture non è molto". In una relazione tecnica consegnata al governo, Istituto superiore di sanità e Comitato tecnico-scientifico Cts mettono in guardia dai rischi e delineano vari possibili scenari per la fase 2. Nel peggiore di questi scenari si prevede che a fronte di una riapertura delle attività quasi generalizzata, incluse le scuole, l'indice di contagio R0 tornerebbe a posizionarsi sopra il valore 2 e le terapie intensive raggiungerebbero la saturazione entro poco più di un mese, l'8 giugno. I numeri dei ricoveri nelle rianimazioni tornerebbero cioè ad essere insostenibili, ha avvertito il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: "Sfido chiunque ad avere un documento del comitato tecnico scientifico secondo cui in caso di riapertura totale avremmo rischiato 151mila ricoveri in terapia intensiva e volere la riapertura totale", ha affermato. Da qui la raccomandazione degli scienziati di adottare un "approccio a passi progressivi", puntando molto anche sui comportamenti individuali: "L'utilizzo diffuso di misure di precauzione (mascherine, igiene delle mani, distanziamento sociale), il rafforzamento delle attività di tracciamento del contatto e l'ulteriore aumento di consapevolezza dei rischi epidemici nella popolazione - affermano infatti gli esperti - potrebbero congiuntamente ridurre in modo sufficiente i rischi di trasmissione" del coronavirus. La parola d'ordine, almeno da parte della scienza, è dunque 'prudenza'.

Per questo, per l'avvio della fase 2, la riapertura delle scuole è esclusa: "riaprire le scuole innescherebbe una nuova e rapida crescita dell'epidemia di COVID-19". Al contrario, si legge nel documento, "nella maggior parte degli scenari di riapertura dei soli settori professionali, in presenza di scuole chiuse, anche qualora la trasmissibilità superi la soglia epidemica, il numero atteso di terapie intensive al picco risulterebbe comunque inferiore alla attuale disponibilità di posti letto a livello nazionale, circa 9mila". In altri termini, riaprendo solo determinate attività professionali, anche nel'eventualità di una ricrescita dei contagi le terapie intensive reggerebbero. In particolare, si legge, gli scenari compatibili con il mantenere l'indice di contagio R0 sotto la soglia 1 sono dunque quelli che considerano la riapertura dei settori Ateco legati a edilizia, manifattura e commercio, e assumendo una efficacia della protezione delle prime vie respiratoria nel ridurre la trasmissione del Covid-19 del 25%. Le stime che emergono dal modello richiedono comunque un "approccio di massima cautela per verificare sul campo il reale impatto". Per questo, tra i suggerimenti della relazione tecnica, anche quello di "considerare magari una riapertura parziale delle attività lavorative, ad esempio al 50%".

Quanto alle mascherine, nel documento si fa riferimento a "incertezze sull'efficacia del loro uso per la popolazione generale" dal momento che su tale aspetto le evidenze scientifiche sono "limitate". Nonostante ciò, sono però considerate una delle "variabili determinanti" per contenere il valore dell'indice di contagio. I modelli previsionali sono stati elaborati dall'Iss, Ministero della Salute, Fondazione Bruno Kessler e Inail e sono "funzionali - ha chiarito l'Iss - a supportare l'individuazione di scenari possibili per le prossime settimane in Italia". Il documento fa parte dei verbali dello stesso Cts e non ha caratteristiche di segretezza.

      RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

      Video ANSA



      Modifica consenso Cookie