Avrebbero avvelenato un amico per
derubarlo di meno di duemila euro, prelevando il denaro con il
suo bancomat, per poi lasciarlo morire in macchina. Con questa
accusa i Carabinieri hanno fermato due coniugi, Claudio Furlan,
54 anni di Bologna e Rita Di Maio, 49 anni di origini
napoletane, indagati per morte come conseguenza di altro
delitto, rapina pluriaggravata e indebito utilizzo di carte di
pagamento. La vittima è il 63enne Vito Balboni, ferrarese
residente a Bentivoglio (Bologna). La vicenda, anticipata oggi
dal Resto del Carlino, è confermata dagli investigatori.
Il cadavere dell'uomo fu trovato il 6 novembre scorso
all'interno della sua auto, ferma in un parcheggio a Cadriano di
Granarolo Emilia. Il decesso, in apparenza avvenuto per cause
naturali, secondo le indagini dei Carabinieri del Nucleo
Operativo della Compagnia di San Lazzaro e della Stazione di
Granarolo, sarebbe invece stato indotto dalla somministrazione
di due potenti psicofarmaci, probabilmente sciolti in una
bevanda alcolica.
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