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Israele: 'Se serve reagiremo con potenza'

Prosegue una consultazione avviata lunedì

Il Consiglio di Difesa del governo israeliano è stato convocato oggi dal premier Benyamin Netanyahu, che prosegue così una consultazione iniziata lunedì sulle ripercussioni regionali dell'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani. 

"Noi teniamo duro di fronte a chi vorrebbe annientarci. Chiunque cercherà di colpirci riceverà a sua volta un colpo estremamente potente": lo ha affermato oggi Benyamin Netanyahu commentando le minacce giunte dopo l'uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani. "Questi era responsabile della morte di numerosissimi innocenti" e ha contribuito, secondo il premier, a destabilizzare diversi Paesi. "Israele si schiera completamente dalla parte degli Stati Uniti", ha ribadito.

"Soleimani - ha detto ancora Netanyahu - era l'architetto della campagna di terrorismo iraniano nel Medio Oriente e nel mondo. Quello che io dico oggi in pubblico è quello che pensano molti leader nel Medio Oriente". "Nel Medio Oriente - ha proseguito - non c'è un giorno che sia simile ad un altro. La lotta fra moderati ed estremisti prosegue con gran foga. Gli iraniani comprendono che la forza principale dell'Occidente si trova qua, nello Stato di Israele. Israele è un'ancora di stabilità in acque agitate". Proprio grazie alla sua forza, ha rilevato, Israele sta registrando progressi nella normalizzazione con i Paesi arabi: "Siamo forti e ci stiamo rafforzando ancora. Di conseguenza le nostre relazioni col mondo arabo stanno attraversando un cambiamento molto importante, la normalizzazione avanza ad un ritmo senza precedenti".
   

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