Dio non esclude
nessuno e anche noi e tutti siamo chiamati ad uscire dai
particolarismi: è il messaggio di Papa Francesco contenuto
nell'omelia della messa per la Giornata Mondiale Missionaria.
"Il Signore è ostinato nel ripetere questo tutti. Sa che noi
siamo testardi - ha detto il Papa - nel ripetere 'mio' e
'nostro': le mie cose, la nostra gente, la nostra comunità..., e
Lui non si stanca di ripetere: 'tutti'. Tutti, perché nessuno è
escluso dal suo cuore, dalla sua salvezza; tutti, perché il
nostro cuore vada oltre le dogane umane, oltre i particolarismi
fondati sugli egoismi che non piacciono a Dio".
Occorre "salire" per "compiere un esodo dal proprio io". E'
l'invito del Papa che però chiede: "La mia strada è in salita o
in arrampicamento?". Nell'omelia della messa dedicata ai
missionari il pontefice ha anche ribadito che si evangelizza
"non conquistando, obbligando, facendo proseliti, ma
testimoniando".
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