Un presidio di lavoratori si è
formato davanti al Palazzo di Giustizia di Torino per chiedere
"più assunzioni" tra il personale amministrativo del comparto.
L'iniziativa è del sindacato Confsal Unsa in riferimento al caso
di Stefano Leo, il giovane ucciso lo scorso febbraio da un
27enne che nonostante una condanna irrevocabile senza
condizionale non era stato arrestato per la mancata trasmissione
degli atti all'autorità competente.
"Migliaia di delinquenti - dice il segretario Massimo
Battaglia - sono a piede libero perché manca personale. Siamo
qui per gridare al governo e al ministro Bonafede la rabbia dei
lavoratori e dei cittadini che aspettano giustizia. E non sono
ascoltati. Bonafede la finisca con la campagna elettorale e
metta a disposizione le risorse necessarie". Battaglia ha detto
che il presidente della Corte di Appello "è con noi. Ma ora - ha
aggiunto - è la politica a dover fare la propria parte". I
dimostranti indossano magliette con la scritta "Non si può
morire di malagiustizia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA