L'Italia è preparata ad eventuali casi di Zika virus in arrivo, e già lo scorso anno si è avuto un caso in una persona di rientro da un viaggio. Lo afferma Giovanni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss), che sottolinea però che la malattia non ha i sintomi gravi di altre infezioni 'esotiche' ed è pericolosa solo per le donne in gravidanza. "Non c'è nessun allarme in Europa, ma c'è da tenere gli occhi aperti - spiega Rezza -. Si è visto che con la globalizzazione dei vettori di questi virus e dei viaggi è meglio essere preparati. Ogni anno in primavera il ministero della Salute fa una circolare con i virus da tenere sotto osservazione, e già la scorsa estate c'era lo Zika. Noi dell'Iss abbiamo già confermato una diagnosi di Zika l'anno scorso, su una persona di ritorno da un viaggio, e questo dimostra che siamo preparati a fare diagnosi".
Il virus viene veicolato di sicuro dalla zanzara Aedes aegipty, mentre non è ancora certo che possa 'viaggiare' anche a bordo della Aedes Albopictus, la zanzara tigre che c'è anche in Italia. "In questo caso si potrebbero avere dei piccoli cluster anche da noi - ha spiegato Rezza - come già successo per il virus Chikungunya o per il dengue in Francia, ma siamo pronti anche a questa evenienza".
Il centro Europeo di Controllo delle Malattie (Ecdc) oggi ha emanato una nota sul virus, sconsigliando i viaggi nei paesi colpiti alle donne incinte. "Il virus ha sintomi generalmente lievi - spiega Rezza -, ma è stato associato all'aumento di 20 volte dei casi di idrocefalia in Brasile. La raccomandazione è giusta, se una persona deve viaggiare in quei paesi dovrebbe evitare le punture di zanzara, mentre una donna incinta sarebbe meglio li evitasse del tutto se può".
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