Nel 2024 l'Eppi (Ente di previdenza
dei periti industriali) prevede di conseguire un avanzo
economico "di poco inferiore ai 30 milioni", e di destinare ai
servizi di assistenza e welfare per i circa 14.000
professionisti iscritti oltre 3,5 milioni. A renderlo noto la
stessa Cassa pensionistica privata presieduta da Paolo
Bernasconi, dopo il via libera da parte del Consiglio di
indirizzo generale dell'Ente alla proposta di Budget 2024
avanzata dal Consiglio di amministrazione a fine ottobre.
Quanto alla capacità contributiva degli associati, è stimata per
l'anno prossimo in 95,4 milioni, un dato che, evidenzia l'Eppi,
"continua a far ben sperare nella capacità dei professionisti
periti industriali di rimanere sul mercato anche in futuro (nel
2022 infatti le dichiarazioni reddituali hanno superato in media
i 53.000 euro, valore aumentato di oltre il 60%, rispetto al
2020)".
Bernasconi, infine, sottolinea l'impegno dell'Ente per
perseguire il più possibile l'adeguatezza degli assegni
pensionistici dei periti industriali, "rispetto all'ultimo
reddito prodotto dai nostri colleghi. Siamo stati già in grado
di raddoppiare, dal 20 al 40%, il tasso di sostituzione.
Lavoreremo - chiude il presidente - per raggiungere il 60 -70%".
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