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Verso un'agenda digitale per l'infanzia e l'adolescenza

Verso un'agenda digitale per l'infanzia e l'adolescenza

Evento organizzato da Telefono Azzurro in occasione della giornata ufficiale del Safer Internet Day. Diretta streaming su ANSA.it dalle 9

07 febbraio 2023, 19:56

Redazione ANSA

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L 'evento di Telefono Azzurro - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'evento di Telefono Azzurro - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'evento di Telefono Azzurro - RIPRODUZIONE RISERVATA

Nella fase introduttiva, nell'Aula dei Gruppi a Montecitorio, sono previsti interventi da parte dei rappresentanti delle istituzioni europee, provvedendo così a fornire il quadro di riferimento di azione per le istituzioni nazionali. Nel corso della mattinata si proseguirà successivamente con le relazioni di esponenti del mondo politico e governativo. In questa sessione ci si occuperà delle metodologie di attuazione delle legislazioni in materia di protezione e tutela di bambini e adolescenti nell’ambiente digitale. Inoltre, un importante riferimento verrà fatto in relazione alle iniziative che sensibilizzano sul tema, come il Manifesto di Pietrarsa e il Patto di Treviso. 

In parallelo sarà organizzato un workshop all’interno di Binario F a Roma che vedrà la partecipazione di diverse scuole con studenti e studentesse di tutta Italia di ogni ordine e grado, nel quale si affronterà il tema della sicurezza nel mondo digitale e si analizza il know-how delle aziende in tema di protezione di bambini e adolescenti in rete, insieme anche con influencer e creator. Nel corso della mattinata ci saranno diversi collegamenti al workshop, permettendo ai ragazzi e alle ragazze collegate di interagire con l’aula e di ascoltare e partecipare ai loro interventi. Inoltre, la sessione sarà accompagnata dalla proiezione di un video con le interviste di ragazzi e ragazze rispetto al tema.

Durante la sessione pomeridiana, organizzata a Palazzo Borromeo sede dell’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, verranno invitati i rappresentanti delle realtà religiose locali ed internazionali, nonché esperti internazionali in tema di tutela dell’infanzia e dell’adolescenza. Nel corso dell’evento autorità religiose ed esperti di competenza internazionale esamineranno i pericoli e i rischi che i più piccoli incontrano nel mondo digitale dal punto di vista dell’approccio interreligioso ed istituzionale.

 

I ragazzi persi senza i social

di Emanuela De Crescenzo


Il 27% è ansioso o agitato senza l'utilizzo dei social, mentre il 22% si sentirebbe addirittura perso. Ma più del 70% prova un 'forte timore' rispetto al fatto che i dati che condivide quotidianamente online, come gli aggiornamenti sui canali social, la navigazione nel web e le tracce di dati di utilizzo di Internet e degli smartphone, vengano 'rubati' cioè utilizzati senza consenso.

Sono alcuni dei dati del report "Tra realtà e Metaverso. Adolescenti e genitori nel mondo digitale" realizzato da Telefono Azzurro in collaborazione con Doxa Kids, condotto su un campione di 804 genitori e 815 giovani tra i 12 e i 18 anni.

Il documento è stato presentato a Milano in occasione dell'imminente Safer Internet Day, la giornata mondiale dedicata all'uso consapevole e responsabile di Internet. Il rapporto complessivamente registra un aumento delle preoccupazioni, condivise da genitori e adolescenti, circa gli effetti negativi che possono scaturire da un'esposizione eccessiva agli schermi digitali dei giovanissimi, il 50% dei quali sta sui social e chatta 2-3 ore giorno.

Un dato in crescita rispetto al 2018 quando erano il 43%. Ben il 14% degli intervistati passa sui social e chattando dalle quattro alle sei ore al giorno e un 3% è sempre connesso. Nonostante l'utilizzo quotidiano dei device, non sempre i giovani utenti sono totalmente consapevoli di come evitare i pericoli, controllarli o segnalarli. A quasi un ragazzo su due è capitato di incappare online in contenuti poco appropriati e il 25% è rimasto turbato e impressionato. Per i ragazzi tra i rischi che si corrono online "il più probabile" è di essere contattati da estranei adulti (65% dei casi, percentuale che si innalza al 70% se si prendono in esame solamente le ragazze e i più piccoli, dai 12 ai 14 anni).

Seguono il bullismo (57%), oversharing di dati personali (54%), la visione di contenuti violenti (53%) o sessualmente espliciti (45%), l'invio di contenuti di cui ci si potrebbe pentire (36%), le spese eccessive (19%), il gioco d'azzardo (14%). Anche secondo i genitori, per 75%, il pericolo maggiore sul web è quello di essere contattati da estranei adulti. Un dato definito dal Telefono Azzurro "interessante" emerge sull'age verification da parte di social network, app e altri siti Internet: per gli adolescenti è di media 15 anni, per i genitori un anno in più, 16. In entrambi i casi si tratta di un discrimine superiore rispetto a quello individuato dall'Italia di 14 anni in seguito alla normativa europea per il consenso al trattamento dei dati.

I sistemi di age verification, e quindi della necessità di un loro utilizzo per un periodo più lungo, per il 70% degli adolescenti intervistati sono molto utili per non trovarsi in situazioni rischiose, per il 65% per fare in modo che non compiano azioni senza pensare alle possibili conseguenze e per il 61% per evitare che vedano contenuti inappropriati. "I ragazzi si rendono conto, soprattutto quando cominciano a diventare più grandi, che è importante questo sistema di verifica dell'età.

Però è anche vero che l'age verification formalmente esiste, ma nella sostanza i ragazzi sanno che possono facilmente superare qualsiasi tipo di blocco", ha detto il presidente di Telefono Azzurro, Ernesto Caffo, alla presentazione del rapporto. "Questa una è battaglia che si può affrontare e superare - ha sottolineato -, le tecnologie oggi ci permettono di trovare nuove risposte". Bisogna "insistere su questa strada" e discuterne "anche con i colleghi che seguono percorsi europei".

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