Senza neve anche montagne Marche colpite dal sisma
Temperature sopra zero e stop impianti,'stato calamità naturale'

(ANSA) - USSITA, 04 GEN - L'inverno caldo rischia di mettere
in ginocchio anche gli operatori turistici della montagna
marchigiana e in generale dell'Appennino centrale. Così, dopo
l'appello di ieri di tre Regioni (Emilia Romagna, Toscana,
Abruzzo), oggi si fanno sentire i gestori degli impianti di uno
dei maggiori comprensori sciistici delle Marche e qualche
sindaco. Abruzzo. L'assenza di precipitazioni nevose impone la
chiusura degli impianti sciistici e "se la neve non arriverà
entro pochi giorni avremo la stagione completamente compromessa
con gravi perdite economiche", dice all'ANSA Francesco
Cangiotti, l'amministratore della Società funivie Bolognolaski
che gestisce anche gli impianti di Frontignano di Ussita
(Macerata), recuperati di recente dai danni causati dal sisma.
"Le temperature restano per tutto l'arco della giornata sopra lo
zero termico e questo - spiega ancora Cangiotti - non consente
di attivare l'innevamento programmato, nonostante quest'anno
abbiamo acquistato un nuovo cannone spara neve".
"Finora abbiamo limitato le perdite grazie ai rifugi e agli
chalet che sono stati molto frequentati dagli appassionati della
montagna in questi giorni di feste natalizie, ma - conclude
l'amministratore - se continuerà a non nevicare saremo costretti
a chiedere lo stato di calamità naturale e quindi degli aiuti
economici". L'inizio della stagione era stato promettente con
nevicate a fine novembre, poi niente più neve. Chi sperava, dopo
oltre sei anni dal terremoto, di vivere un inverno all'insegna
dello sci è la sindaca di Ussita, Silvia Bernardini: "Quest'anno
che abbiamo finalmente l'impianto di risalita delle Saliere
funzionante, non c'è neve. È una vera beffa", dice.
Tanto più che ci sono iniziative importanti in cantiere per
il futuro. Nella speranza che arrivino le precipitazioni,
Bernardini annuncia il progetto per l'altro impianto di
Frontignano, quello del Canalone: "Qui - spiega - ci sono due
impianti di risalita molto vecchi che andremo a rimuovere, per
realizzare invece una cabinovia da 10 posti che sarà funzionante
tutto l'anno e non solo nel periodo invernale". "Arriverà -
aggiunge la sindaca - nel punto sciistico più alto del monte
Bove, ma sarà a disposizione anche per gli amanti della bici o
delle passeggiate ad alta quota".
"Entro l'anno - conclude Bernardini - contiamo di iniziare i
lavori di rimozione degli attuali impianti". (ANSA).
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