Terremoto: Legnini, Testo Unico per ricostruzione più semplice
In vigore dal primo gennaio 2023, 'revisione e riarticolazione'

(ANSA) - CAMERINO, 19 DIC - È stato presentato a Camerino il
Testo unico della ricostruzione post terremoto che raccoglie, in
131 articoli e 15 allegati, oltre 550 disposizioni e 65 allegati
contenuti in 61 ordinanze, che vengono contestualmente abrogate,
ed è accompagnato da un'ampia relazione illustrativa per
agevolarne la lettura. Il Testo unico, ha spiegato il
commissario straordinario Giovanni Legnini, "non si limita a
riorganizzare e ridefinire la normativa esistente,
stratificatasi nel tempo, ma introduce alcune novità importanti
che rendono la ricostruzione post sisma 2016 più semplice,
attenta alle caratteristiche e del territorio, più facile da
realizzare, più vicina ai cittadini". Il nuovo Testo entrerà in
vigore il primo gennaio 2023, insieme alla piattaforma
telematica Gedisi per la gestione delle pratiche di
ricostruzione, e si applicherà a tutte le richieste di
contributo presentate dopo quella data, e su richiesta dei
titolari, a quelle già presentate, ma non ancora giunte al
decreto di concessione. "E' la prima volta che in una
ricostruzione di grande portata viene condotta una revisione e
una riarticolazione di tutte le norme vigenti in un unico corpo
normativo, impostato per raccogliere organicamente e
direttamente eventuali futuri adattamenti e modifiche", hanno
sottolineato sia Legnini che il presidente della Regione Marche,
Francesco Acquaroli, che ha preso parte alla conferenza di
presentazione dell'elaborato.
Tra i principi che spiccano nel Testo unico, c'è quello che
recita come "la ricostruzione è retta dai principi di speditezza
e semplificazione amministrativa, nonché di legalità,
imparzialità, efficienza, economicità, partecipazione e
trasparenza dell'azione amministrativa". Perseguendo così "le
finalità sociali della messa in sicurezza degli edifici e del
territorio, dello sviluppo economico sostenibile, dell'economia
circolare, della connessione digitale, dell'attrattività
abitativa dei comuni delle aree interne" ed "i valori della
conservazione delle identità paesaggistiche, storiche e
artistiche dei luoghi e delle innovazioni finalizzate alla
promozione della qualità architettonica". Tra le principali
novità, nella parte seconda il Testo unico introduce quella sui
beneficiari del contributo per la ricostruzione, finora
riservato alle persone fisiche e alle imprese che avevano
diritti reali sugli immobili danneggiati, e ora accessibile
anche ai Comuni e agli enti pubblici che dovessero acquisire le
proprietà di questi immobili. Si consente ad esempio ai Comuni
di subentrare ai proprietari irreperibili o inerti al fine di
"completare la ricostruzione", eliminando situazioni di pericolo
ed evitando il degrado del tessuto urbano. Altre norme
consentono anche agli enti pubblici di subentrare su delega dei
proprietari o, in via definitiva, trascorsi dieci anni dagli
eventi sismici. Inoltre, le procedure previste dall'ordinanza
100, che hanno prodotto una forte semplificazione ed
un'accelerazione delle pratiche di contributo, confermate e
rafforzate, vengono rese obbligatorie per tutti gli interventi
su singoli edifici fino all'importo di 1 milione di euro, fino a
5 milioni di euro per gli aggregati e 15 milioni di euro per i
condomini, applicandosi così alla stragrande maggioranza degli
edifici danneggiati. (ANSA).
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