Intesa per restauro crocifisso Norcia
Era sopra l'altare della concattedrale Santa Maria Argentea

(ANSA) - NORCIA (PERUGIA), 19 SET - Il crocefisso ligneo del
XV secolo, riconducibile alla scuola di Giovanni Teutonico che,
prima del terremoto del 30 ottobre 2016, si trovava sopra
l'altare maggiore della concattedrale di Santa Maria Argentea di
Norcia, sarà restaurato grazie all'intervento
dell'organizzazione LoveItaly. Un'associazione senza scopo di
lucro fondata nel 2014 e dedicata alla conservazione e alla
valorizzazione del patrimonio culturale.
Per questo intervento LoveItaly metterà a disposizione oltre
20 mila euro, frutto dell'iniziativa della rivista Panorama che
nel novembre di un anno fa aveva organizzato un evento di
beneficenza presso il museo Guggenheim di New York.
Il progetto di restauro è stato ratificato il 19 settembre,
nella sala della Giunta umbra, a Perugia, con la firma di un
protocollo d'intesa tra ministero dei Beni e delle attività
culturali, Regione, arcidiocesi di Spoleto-Norcia e la stessa
associazione.
"E' un'iniziativa che abbiamo apprezzato moltissimo - ha
detto la presidente della Regione, Catiuscia Marini - e di
questo voglio ringraziare sia LoveItaly che il settimanale
Panorama che hanno organizzato la raccolta fondi soprattutto in
America. La restituzione di queste opere d'arte contribuisce
senza dubbio a restituire normalità di vita al territorio, che
accanto alle famiglie e all'imprese, ha sofferto anche per le
grandi ferite dei beni culturali che rappresentano la storia e
la testimonianza della fede secolare. Per questo il recupero dei
numerosi beni mobili danneggiati dal sisma 2016 vede la Regione
continuamente impegnata nella ricerca di soluzioni che
consentano il restauro ed il conseguente posizionamento nei
luoghi deputati".
"Questo progetto - ha affermato il vicepresidente
dell'associazione, Stefano Pighini - rappresenta la sintesi
dell'azione di LoveItaly per la valorizzazione del patrimonio
culturale italiano come esperienza di partecipazione, di
condivisione e collaborazione attiva, che in questa occasione ci
vede tutti coinvolti nel recupero e nella ricostruzione del
patrimonio artistico umbro".
La soprintendente alle Belle arti dell'Umbria, Marica
Mercalli, ha invece evidenziato l'importanza di questi accordi
che "danno un sostegno fondamentale per il recupero dei nostri
tesori, alla luce anche di un momento di contrazione della spesa
pubblica su quelle che sono le possibilità di intervenire sul
patrimonio". "Inoltre - ha aggiunto - si evidenzia ancora di più
come i beni del patrimonio culturale non appartengano solo al
Paese e al territorio che li detiene, ma all'intera umanità e la
sensibilità dei contribuenti americani sottolinea questo
aspetto".
La cattedrale di Santa Maria Argentea era, insieme alla
basilica di San Benedetto, il principale luogo di culto di
Norcia e riconosciuta concattedrale dell'arcidiocesi di
Spoleto-Norcia. A seguito del sisma del 30 ottobre 2016, oltre
alla Basilica di San Benedetto anche è crollata nella parte
sommitale e il crocefisso ligneo si è frantumato in diverse
parti, danneggiandosi in particolare sul fianco sinistro e sulla
testa. Quello che resta del tronco centrale, insieme ai
frammenti del volto e di braccio e piede del fianco destro, è
stato recuperato nel novembre del 2016 tra le macerie della
concattedrale con un prelievo operato dai vigili del fuoco,
insieme alla Soprintendenza alle Belle arti e al Nucleo tutela
patrimonio culturale dei carabinieri, utilizzando un cestello
sospeso ad una gru che ha permesso di raggiungere l'opera d'arte
sorvolando i detriti che ingombravano l'intera navata. La
scultura era stata immediatamente trasportata dagli stessi
carabinieri nel deposito di Santo Chiodo di Spoleto dove sono
custodite circa 7 mila opere salvate dal sisma. (ANSA).
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