Via recupero 11 chiese Spoleto-Norcia
Vescovo Boccardo, segno concreto ricostruzione possibile
(ANSA) - SPOLETO (PERUGIA), 24 LUG - A quasi due anni dal
terremoto che ha colpito l'Italia centrale, si avvia la fase del
recupero e della conseguente riapertura al culto per undici
delle oltre 350 chiese inagibili dell'archidiocesi di
Spoleto-Norcia. Interventi previsti dalle ordinanze del
Commissario del Governo per la ricostruzione.
In particolare le chiese interessate sono quelle di S.
Giovanni Battista in Giappiedi di Cascia, per la quale è
previsto un finanziamento di 275.904,08 euro, parrocchiale di
Santa Maria Annunziata in Cerreto di Spoleto, 33.502,85, di S.
Michele Arcangelo in Cortigno di Norcia, 48.226,44, S. Salvatore
in Usigni di Poggiodomo, 319.944,80, parrocchiale di Santa Maria
Assunta in Sellano, 53.712,98, parrocchiale di Santa Maria in
Vallo di Nera, 320.066,31, di S. Giovanni Battista in Agriano di
Norcia, 198.053,62, della Madonna Addolorata in Maltignano di
Cascia, 245.024,61, parrocchiale di Santa Maria Assunta in
Strettura di Spoleto, 309.702,93, di S. Felice in Castel S.
Felice di S. Anatolia di Narco, 222.583, di Santa Giuliana e S.
Alberto in Collazzoni di Preci, 246.305,92 euro.
I lavori - ha annunciato l'archidiocesi di Spoleto-Norcia -
inizieranno presumibilmente a settembre.
"Saluto con particolare favore e soddisfazione la 'partenza'
dei primi cantieri per il restauro di alcune chiese danneggiate
dal terremoto" ha commentato l'arcivescovo, mons. Renato
Boccardo. "È un segno concreto della ricostruzione possibile -
ha aggiunto -, che risponde all'attesa viva delle comunità che
individuano nella chiesa del paese uno dei luoghi più eloquenti
della loro fede e della loro identità. Auspico che si
moltiplichino anche i cantieri per le case e gli edifici
pubblici da ricostruire, affinché le nostre popolazioni possano
riprendere al più presto la normalità di una vita dignitosa e
sicura". (ANSA).
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA