Terremoto: Marche, dopo sisma azione su 2.361 criticità viarie
Punto ad Ascoli con ing. Soccodato. 800mln investiti in regione

(ANSA) - ANCONA, 20 GEN - Dal 2016, ad oggi, si sono
susseguiti sette Piani stralcio Anas a cui si aggiunto il Piano
di accessibilità cofinanziato dal Piano Nazionale Complementare
(PNC) per un importo complessivo di oltre 1,2 miliardi di euro
distribuiti sull'intera area sisma. L'ing. Fulvio Maria
Soccodato, in qualità di soggetto attuatore, e il dirigente del
Ministero delle Infrastrutture ing. Andrea Capuani hanno fatto
oggi ad Ascoli Piceno il punto sullo stato di attuazione del
programma di ripristino post sisma sulla viabilità. In
particolare, sono stati illustrati gli interventi cosiddetti di
"priorità quattro", riguardanti per la gran parte la rete viaria
comunale, un reticolo fine di circa 11mila chilometri che
costituisce una risorsa fondamentale per la mobilità diffusa
degli oltre 1.700 centri urbani presenti nella zona sima nelle
regioni coinvolte dal terremoto.
All'incontro, nella Sala Consiliare di Palazzo San Filippo,
hanno partecipato anche il presidente della Provincia di Ascoli,
Sergio Loggi, il sen. Guido Castelli neo commissario alla
ricostruzione, l'assessore regionale Andrea Antonini e numerosi
sindaci dei Comuni del cratere. "Nel 2016, a seguito del
terremoto, il sistema stradale è collassato e sono stati
attivate le opere di ripristino in base a vari criteri relativi
alla gravità del danno e impatto sulla mobilità - ha evidenziato
l'ing. Soccodato - nell'area cratere sono stati circa 2.350 i
sopralluoghi effettuati da Anas con Province e comuni e si è
agito su 2.361 criticità in 206 comuni. Nelle Marche, si sono
concentrati 928 interventi per un investimento di circa 800
milioni di euro. In particolare, in provincia di Ascoli Piceno,
gli interventi sono stati 500 con risorse per circa 435 milioni
di euro".
Castelli ha anticipato che si è deciso di utilizzare le
economie derivanti dal PNC per interventi nel tratto compreso
tra Amandola, Comunanza e Mozzano. Sul ponte Ancaranese, il
commissario ha rilevato che si verificherà, con Anas e
Ministero, la possibilità di utilizzare fondi già stanziati per
la manutenzione straordinaria per demolire e ricostruire il
ponte, risorse che la Regione potrebbe integrare nel proprio
Piano opere Pubbliche per realizzare l'infrastruttura. (ANSA).
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