Sindaci aree sisma "preoccupati" per futuro Legnini
Alemanno scrive a Meloni su ipotesi cambio commissario

(ANSA) - NORCIA (PERUGIA), 30 DIC - Il futuro della Struttura
commissariale per la ricostruzione post sisma e del commissario
straordinario, Giovanni Legnini, preoccupa i rappresentanti
istituzionali e i comitati dei cittadini dei territori
terremotati del Centro Italia. Per questo il sindaco di Norcia,
Nicola Alemanno, in rappresentanza della Cabina di coordinamento
Anci Sisma 2016 e di tutti i sindaci del cratere, ha scritto
alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni e per conoscenza al
ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, esprimendo
preoccupazione "riguardo alle scelte che sarà chiamata ad
assumere"
"Le sarà certamente noto l'immane lavoro che la Cabina di
coordinamento guidata dal commissario Giovanni Legnini con i
presidenti delle quattro Regioni ed i quattro sindaci in
rappresentanza delle quattro Anci regionali, hanno portato
avanti a partire dai primi mesi del 2020, innovando il modello
di ricostruzione, consentendo a quella pubblica e a quella
privata di avviarsi in modo significativo e di iniziare anche il
lavoro con la Cabina integrata Pnrr per il rilancio del tessuto
socio economico delle nostre comunità così duramente colpite"
scrive Alemanno. "Oggi - ha aggiunto - disponiamo di una ingente
quantità di progetti per lo sviluppo di queste aree che
certamente meritano una approfondita riflessione. Ciò detto - si
legge ancora nella lettera alla premier - avendo contezza delle
necessità politiche di cui siamo tutti consapevoli, non possiamo
però non rimarcare che il percorso fin qui compiuto e conclusosi
con la recente approvazione del Testo unico sulle ordinanze
della ricostruzione e l'avvio del nuovo Sistema informativo a
questo strettamente connesso, abbisogna però di essere
accompagnato almeno per un ulteriore breve periodo di tempo al
termine del quale la Cabina di coordinamento sisma era concorde
nel prevedere che le funzioni di commissario straordinario per
la ricostruzione dovessero essere ricondotte ai territori,
rispettivamente in capo ai quattro presidenti di Regione. Se
tale impostazione resta confermata ci permettiamo di esprimerle
la nostra preoccupazione nel considerare un cambio di governance
al vertice della Struttura commissariale per un così breve
periodo di tempo". (ANSA).
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