La Guardia di Finanza di Rieti ha denunciato, per truffa aggrava e falso, 133 persone che per ottenere indebitamente contributi e strutture abitative emergenziali, legati all'emergenza terremoto del 2016, hanno dichiarato falsamente di dimorare stabilmente nei comuni di Accumoli e Amatrice in epoca precedente al sisma del 24 agosto 2016. Le indagini condotte dai militari hanno riguardato, in particolare, verifiche sui requisiti necessari per ottenere il contributo di autonoma sistemazione (Cas) e l'ottenimento delle strutture abitative emergenziali (Sae), misure entrambe destinate esclusivamente a chi non aveva più un tetto.
Sugli accertamenti di 173 posizioni, ben 133 sono risultate irregolari. I soggetti interessati, infatti, avrebbero presentato ai Comuni di Amatrice e di Accumoli la domanda per ottenere Cas o Sae dichiarando falsamente di avere avuto - prima che avvenissero gli eventi sismici - la propria "abitazione principale, abituale e continuativa", poi divenuta inagibile, nei comuni terremotati, inducendo le competenti Amministrazioni comunali in errore sul possesso dei requisiti per accedere ai benefici. In tal modo i 133 indagati hanno ottenuto l'indebita corresponsione di contributi Cas per circa 500mila euro e l'illecita assegnazione di ben 97 Sae per un danno erariale che supera i 5,4 milioni di euro.