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Pasquetta zone sisma, tristezza infinita

Macerie, solitudine, strade vuote 'ma intanto pensiamo a salute'

(ANSA) - VISSO (MACERATA), 13 APR - Macerie, solitudine e strade vuote. La Pasquetta in tempo di coronavirus tra Visso e Castelsantangelo sul Nera è di una "tristezza infinita", per dirla con le parole dei pochi abitanti trovati fuori dalle Sae. La strada è deserta, gli unici mezzi che si incrociano sono quelli dei carabinieri e dell'Esercito. Un bambino fa avanti e indietro in bicicletta davanti alla casetta, sotto gli occhi attenti del padre che lo richiama come supera i 50 metri dall'alloggio. Un pensionato sistema i fiori dell'aiuola. Adriana è una residente del villaggio Sae a ridosso di Villa Sant'Antonio di Visso e, con mascherina indossata, fa il giro delle casette: "Questa è la mia Pasquetta". Nelle Marche i generi alimentari oggi hanno avuto la possibilità di restare aperti, "ma avremmo fatto meglio a restarcene a casa, non c'è nessuno", raccontano i pochi commercianti. Il tema ricostruzione sembra finito in secondo piano. "Intanto pensiamo alla salute, ora con questa emergenza figuriamoci che si ricorderanno di noi".
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