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Sindaco P.Torina,l'inverno più difficile

Sfiducia e frustrazione a oltre tre anni dal sisma

(ANSA) - PIEVE TORINA (MACERATA), 10 GEN - "È l'inverno più difficile della storia pieve torinese per le classi produttive, per i nostri artigiani e commercianti". Lo dice all'ANSA, Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina, Comune del maceratese devastato dagli eventi sismici del 2016. "Abbiamo il 93% degli edifici inagibili, il 100% di quelli pubblici - aggiunge -, a oltre tre anni dal terremoto ci saremmo aspettati qualcosa in più sul fronte della ricostruzione e la situazione che stiamo vivendo è di grande frustrazione e sfiducia anche da parte dei miei concittadini". "La difficoltà maggiore - spiega Gentilucci - è quella di riuscire a vedere impiantati i cantieri e le gru e quindi di ritornare in condizioni di normalità che non possono essere garantire dalle casette Sae". "Per questi territori occorre fare di più, altrimenti un pezzo di Italia vera scomparirà per sempre", dice ancora il sindaco. Prima del terremoto a Pieve Torina vivevano 1.500 persone, "adesso fatichiamo ad arrivare a un migliaio". "Molti hanno preferito la stabilità che la costa adriatica garantisce. Meno residenti sottolinea Gentilucci - significa meno consumi, meno bambini e questo si riflette sul reddito dei commercianti e anche sulla scuola, anche se in questo ultimo caso voglio ricordare che il numero delle classi e degli insegnanti a disposizione dei nostri istituti devono restare tali e quali a quelli prima del sisma - conclude -, lo dice una legge dello Stato".
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