(ANSA) - ARQUATA DEL TRONTO (ASCOLI PICENO), 14 FEB - A Spelonga, frazione di Arquata del Tronto nell'Ascolano, colpita dal terremoto del 2016 c'è un giovane agricoltore Giovanni Palaferri, che ha deciso di sfidare le pesanti conseguenze del sisma su tutto il territorio. A quota 1000 metri, sui pascoli verdi dei Monti della Laga, Palaferri alleva bovini di razza marchigiana allo stato semi brado, oltre 25 capi di ovini, e ha una piccola produzione di "marroni" castagne. "La mia azienda è nata a marzo del 2016, pochi mesi prima del terremoto, con non poche difficoltà per avviarla perché ho dovuto iniziare da zero visto che la mia famiglia si occupava di tutt'altro" spiega Palaferri che prima di svolgere questa attività ha lavorato all'estero occupandosi di altro. "E' stato proprio questo distacco dalla mia terra che mi ha fatto legare sempre di più al posto dove sono cresciuto". Grazie alla Fondazione Ottavio Sgariglia Dalmonte ha potuto accedere al Microcredito che gli ha permesso di acquistare strumenti utili per la sua attività: "ho dovuto utilizzare tutti i risparmi, che avevo accantonato negli anni, nell'acquisto di bovini, di un trattore usato e per prendere in affitto delle terre, ma ancora non ho tutta l'attrezzatura necessaria". Purtroppo le sequenze sismiche e l'abbondante nevicata dell'anno scorso hanno creato ulteriori problemi e Palaferri ha perso due fabbricati anche se piccoli e vecchi, che utilizzava per la rimessa di fieno. "Comunque, nonostante tutto, vado avanti cercando di raggiunge quello che è il mio obbiettivo - conclude - ovvero continuare a vivere in questi splendidi luoghi e cercare se mi è possibile anche di migliorarli".(ANSA).