(ANSA) - ANCONA, 12 OTT - La "tempistica" programmata per la predisposizione delle Sae (soluzioni abitative d'emergenza) si "pone in contrasto con la qualificazione emergenziale delle strutture in parola". L'appunto mosso alla Regione Marche dalla Sezione di Controllo della Corte dei Conti in sede di Parificazione del Rendiconto 2016 riguarda il quadro riepilogativo fornito dalla giunta sulle 'casette' da consegnare nelle aree interessate dal sisma. I giudici hanno promosso un monitoraggio sull'impiego dei fondi sulla base di report regionali periodici, ma, allo stato, affermano, è prematuro formulare un giudizio. In attesa dei trasferimenti statali, la Regione ha provveduto ad un'anticipazione straordinaria di 30 milioni di euro per garantire la continuità degli interventi connessi al post terremoto. Al vaglio della Corte anche l'assegnazione dei fondi raccolti dalle donazioni solidali che, secondo quanto attestato dalla Protezione civile, ammontano a 33.671.217. Alla loro "distribuzione la Regione ha concorso nella misura del 62%", da cui l'assegnazione di fondi per donazioni solidali per 17.360.00 euro". Chiarimenti i giudici li hanno sollecitati sulla "finalizzazione delle risorse", esprimendo perplessità sull'inclusione tra queste di un intervento volto al "recupero della Grotta sudatoria" di Acquasanta Terme (Ascoli Piceno), "anche in considerazione della necessità di ulteriori risorse per il finanziamento dell'opera". Altri 415.285 euro, di cui 28.360 "vincolati alla destinazione specificata", sono affluiti da donazioni sul conto corrente postale (per questi fondi, la Regione ha definito l'utilizzo con una delibera del luglio 2017). La Corte approfondisce poi il tema della "ricostruzione privata" e degli interventi per semplificare gli adempimenti urbanistici attuati con la legge 25 del 2017. Va assicurata, hanno ammonito i giudici, "una non distorta applicazione della disciplina medesima". (ANSA).