(ANSA) - PALERMO, 02 APR - Nel giorno in cui si celebra la
Giornata internazionale per la consapevolezza dell'autismo,
istituita nel 2007 dall'Assemblea generale dell'Onu per
richiamare l'attenzione sui diritti delle persone affetti da
disturbi dello spettro autistico, Salvatore "Salvo" Merendino,
ventenne di Alcamo (Tp), può festeggiare l'assunzione nel centro
'Autos' della sua città, dove dal 2017 ad oggi ha avuto
l'esperienza di utente. Dall'autismo al lavoro, quella di Salvo
è una storia di inclusione. "Fin dal suo arrivo in struttura -
spiega Luigi Marano, che coordina i tre centri di Alcamo, Menfi
(Ag) e Ragusa - Salvo è stato coinvolto in tutte le attività di
formazione, assistenza, riabilitazione, abilitazione e sostegno
psicologico. Gli obiettivi identificati nel corso della sua
esperienza riabilitativa e abilitativa, anche grazie alla
interazione con i servizi della Asp ed alla collaborazione dei
genitori, sono stati tutti raggiunti con successo, dallo
sviluppo delle capacità cognitive funzionali, al rinforzo dei
comportamenti 'positivi', dal potenziamento della capacità di
interpolazione e della socializzazione, reso possibile grazie
ad attività educative innovative, allo sviluppo di una
comunicazione funzionale e spontanea".
Grazie all'esperienza vissuta con gli operatori e con gli
altri utenti, Salvo ha migliorato le sue capacità comunicative e
relazionali e sviluppato i suo 'talenti' migliorando la qualità
della propria vita. Gradualmente è stato coinvolto in laboratori
di formazione e lavoro, monitorati dai professionisti del
centro. "Le persone con autismo, infatti - spiega Marano -
possono diventare collaboratori molto validi e Salvo avrà
l'opportunità di far coincidere le sue abilità particolari con
le competenze richieste per alcuni compiti che gli verranno
assegnati. Dopo attenta valutazione - aggiunge - sentiti i suoi
genitori, si è deciso con gli operatori di offrirgli un
contratto di lavoro che gli permetterà di essere inserito nel
contesto lavorativo da lui conosciuto, continuando a favorire lo
sviluppo dei livelli di interazione sociale e di autonomia.
Presto per Salvo inizierà una nuova vita, a dimostrazione che
per tutti esiste una possibilità di riscatto, indipendenza,
inclusione. Mi auguro - conclude Marano - che questa storia
possa essere preso ad esempio da tanti altri centri". (ANSA).