"Fare delle Isole minori siciliane
mete Covid free da cui far ripartire nell'immediato il turismo
siciliano". Confesercenti Sicilia prende posizione a favore
della vaccinazione di massa nelle Isole minori per consentire
arrivi in sicurezza e far crescere l'appeal della regione sui
mercati internazionali. Una posizione contenuta in un documento
programmatico consegnato all'assessore regionale agli Autonomie
Locali Marco Zambuto. Presente una delegazione formata dal
presidente regionale Vittorio Messina, dal coordinatore di
Assoturismo Salvo Basile e dai rappresentanti delle Isole
minori: Dominga Monte di Lipari per le Eolie; Giuseppe Mineo per
le Egadi e Totò Martello per le Pelagie.
"Siamo da sempre attenti al sistema delle Isole minori -
dice Vittorio Messina - tanto da commissionare ogni anno
all'interno della Bte uno studio specifico che ne analizza le
potenzialità per il turismo internazionale e mette a confronto i
vari Paesi del Mediterraneo e non solo. La Grecia ha scelto di
rendere le sue isole Covid free per poter ripartire al più
presto. Siamo convinti che questa possa essere una scelta
vincente anche per la Sicilia, visto il basso numero di abitanti
che contraddistingue questi contesti territoriali e dalle Isole
minori si potrebbe partire anche per sperimentare modelli di
mobilità sostenibile nell'ottica dell'auspicata transizione
ecologica".
"La Sicilia e ancora di più le sue Isole minori - dice Salvo
Basile - scontano non solo gli effetti della pandemia ma gli
svantaggi determinati dalla condizione di insularità che sono
stati formalmente riconosciuti dall'Europa ma che non trovano
ancora adeguate misure di compensazione. Per questo secondo noi
è necessario mettere mano a una Legge speciale per le Isole
Minori".
Le priorità non mancano: dalla tutela dei borghi marinari
dall'erosione costiera alla messa in sicurezza delle strade
comunali e provinciali, all'adeguamento dei servizi essenziali
come trasporti, scuola e sanità. Intanto, per la prossima Pasqua
le previsioni sono tutt'altro che positive. In molti, tra hotel
e ristoranti, hanno già deciso di restare chiusi. "Pensiamo che
per ripartire occorra programmare e guardare in modo mirato al
territorio. Per questo chiediamo - dicono i rappresentanti di
Confesercenti Isole Minori - adeguati e celeri aiuti economici e
opportuni sgravi fiscali, ma anche una programmazione che, in
linea con le opportunità derivanti dalla Next Generation EU e
del piano nazionale ripartenza e resilienza, consenta alle
imprese e alle professioni del settore turistico di arrivare
preparate per la ripartenza".
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