(ANSA) - CATANIA, 04 OTT - E' stata inaugurata, alla presenza
del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, la Banca
del latte umano donato dell'ospedale Garibaldi-Nesima di
Catania. E' la terza struttura in Sicilia, dopo quella
dell'ospedale Buccheri La Ferla di Palermo e dell'Azienda
ospedaliera universitaria "Gaetano Martino" di Messina.
Attraverso le 'lattoteche' sarà possibile offrire, attraverso
accurate procedure di sicurezza e di qualità, un servizio che ha
lo scopo di selezionare, raccogliere, conservare e distribuire
il latte umano donato da utilizzare per specifiche finalità di
tipo medico. Dopo il taglio del nastro, il direttore generale
dell'Arnas Garibaldi, Fabrizio De Nicola, con il direttore del
dipartimento Materno-Infantile, Giuseppe Ettore, hanno
ufficializzato l'intitolazione della 'lattoteca' e dell'intera
Unità operativa della Neonatologia alla scomparsa dottoressa
Angela Motta.
"La dottoressa Motta - ha detto il presidente Musumeci - è stata
una mamma, una moglie e una donna esemplare. Ma è stata
soprattutto un grande medico, una professionista che svolgeva il
suo lavoro come una vera missione e a cui, noi tutti, dobbiamo
rendere oggi il giusto omaggio". A scoprire la targa dedicata ad
Angela Motta è stata Gabriella Tina, direttore del reparto di
Neonatologia-Tin, affiancata dall'assessore alla Salute della
Regione Siciliana, Ruggero Razza.
"Vorrei ringraziare l'Arnas Garibaldi - ha dichiarato
l'assessore - per la scelta di dedicare la Neonotalogia ad
Angela Motta, una professionista che ricordo bene in una delle
mie prime visite in questo ospedale. Con questa Azienda
ospedaliera, soprattutto nell'ultimo anno, ho avuto un rapporto
non solo istituzionale, ma anche personale: così ho potuto
capire che il Garibaldi è una vera e propria famiglia, dove
emerge una grande umanità e un profondo rispetto per le
persone". "L'inaugurazione della Banca del latte - ha commentato
De Nicoila - che segue le numerose novità che sono state
presentate nei mesi scorsi, si inserisce in un contesto
evolutivo che ci porterà ancora a fare tante cose per i nostri
pazienti e per l'intero territorio". (ANSA).