(ANSA) - PALERMO, 19 APR - Resta alta la curva dei contagi
Covid in Sicilia e la speranza del ritorno in zona gialla e
delle riaperture il 26 aprile sembra allontanarsi di fronte a
numeri impietosi. Oggi sono 1.123 i nuovi positivi nell'isola su
14.416 tamponi processati, con una incidenza al 7,8%, quasi due
punti in più della media nazionale. Ma il dato che balza subito
agli occhi è che la Regione sale al secondo posto per numero di
contagi giornalieri, subito dopo la Campania. Le vittime sono
state 10 e portano il totale a 5.172. Il numero degli attuali
positivi è di 26.322, con un incremento di 564 casi rispetto a
ieri; i guariti sono 549. Cresce anche il numero dei ricoveri
ospedalieri: sono 1.438, 39 in più rispetto a ieri, mentre è in
calo quelle delle terapie intensive: 176, 11 in meno. La
distribuzione tra le province, vede ancora una volta oltre 500
casi concentrati nella provincia di Palermo, che continua a
essere zona rossa.
Un quadro sconfortante che suggerisce anche al presidente
della Regione Musumeci di andare con i piedi di piombo per
quanto riguarda le possibili riaperture in vista del 26 aprile.
"E' difficile - dice - poter pensare a uno scenario a distanza
di una settimana, diciamo che operiamo guardando i dati alla
giornata. Con il cuore vorremmo essere zona gialla, con la
ragione vogliamo aspettare il dato numerico".
Intanto però si moltiplicano in Sicilia le proteste di
ristoratori e commercianti, che lamentano di essere ormai alla
canna del gas. "Certamente - ammette Musumeci - guardiamo tutti
alla speranza di poter presto riaprire e, al tempo stesso, di
poter ricevere i famosi ristori di cui in Sicilia, più che
altrove, c'è un disperato bisogno".
In questo quadro sconfortante una nota positiva viene però
dal successo ottenuto proprio dall'iniziativa della Regione per
accelerare la campagna vaccinale. L'Open day per consentire
anche ai siciliani che non erano prenotati di potersi vaccinare
con AstraZeneca nel fine settimana. "Nel week end abbiamo
somministrato complessivamente 26.242 mila dosi commenta
soddisfatto Musumeci - quadruplicando i numeri della settimana
precedente e superando la diffidenza che si era creata nella
nostra regione verso questo vaccino, dopo cinque casi sospetti
di mortalità per trombosi. Adesso dobbiamo puntare alla
somministrazione del vaccino andando anche in periferia, con i
medici di famiglia e con le farmacie". (ANSA).