(ANSA) - PALERMO, 12 APR - "Recuperare gli anziani ultra
ottantenni che non si sono ancora vaccinati e completare per
tutti la prima dose entro aprile". È l'obiettivo ambizioso che
il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha
affidato all'assessorato alla Salute, che guida ad interim. Per
raggiungerlo è stata messa a punto una strategia specifica: una
speciale "Operazione nonni".
"Da quando a marzo è stata avviata la vaccinazione dei più
anziani, per i quali il vaccino destinato è principalmente
quello di Pfizer (ma possono utilizzare anche Moderna, per la
vaccinazione domiciliare, e AstraZeneca per chi non ha patologie
vulnerabili), su oltre 300 mila registrati all'anagrafe, hanno
prenotato in circa 200 mila. A questi - si legge in una nota
della Regione - devono aggiungersi tutti quelli in case di
riposo o in strutture socio-sanitarie che vengono vaccinati
dalle Asp nelle rispettive residenze. Mancano all'appello,
quindi, circa 100 mila super-anziani, cui vanno detratti coloro
che non vivono più in Sicilia e quelli, si spera una vera
minoranza, che non accettano l'idea di sottoporsi alla
vaccinazione.
Per raggiungere questo "pubblico" particolarmente esposto alla
letalità del virus, la strategia disegnata dal presidente
Musumeci parte da alcune direttrici fondamentali".
"Si parte con il censimento personale di chi non ha mai
prenotato (tutti i dati, infatti sono caricati sulla piattaforma
Poste - che la Sicilia ha scelto per prima in Italia - e
riportano, per ogni cittadino, le informazioni anagrafiche e
quelle ricavabili dalla tessera sanitaria) e con la conseguente
loro 'presa in carico', attraverso i medici di famiglia e le
amministrazioni comunali. In più - prosegue la nota - anche
grazie all'imminente consegna del vaccino monodose Johnson &
Johnson, verranno coinvolte oltre 700 farmacie che hanno dato la
disponibilità per diventare sedi di vaccinazione".
La strategia, inoltre, si differenzia tra le aree metropolitane
e i piccoli centri: nelle prime, l'apertura notturna degli hub
vaccinali, come dimostrato a Palermo, consente ai familiari di
portare i propri parenti in età avanzata a vaccinarsi con
maggiore facilità; negli altri comuni il contatto sarà quasi
individuale, non potendosi escludere anche il coinvolgimento
delle amministrazioni locali.
"L'obiettivo - sottolinea Musumeci - è a portata di mano ed è
strategico. Se è vero quello che il presidente Draghi ha
ricordato in conferenza stampa, per 'riaprire' prima bisogna
mettere in sicurezza gli anziani. Discorso non diverso per il
target 70-79 anni (come per i vulnerabili), per il quale la
Sicilia registra un numero crescente di prenotazioni. In questo
caso, la difficoltà è il vaccino di AstraZeneca, per il quale la
popolazione nutre una forte perplessità". (ANSA).