"La nostra indagine è durata un
anno. L'esito è stato che l'istituto Zooprofilattico della
Sicilia è divenuto, negli anni, una sorta di zona franca, fino
al punto che, malgrado il commissario avesse superato il limite
di età, si è autoproclamato tale, senza alcun provvedimento, in
virtù del fatto che è stato esercitato il silenzio come un
assenso, sia da parte del ministero della Salute, sia da parte
dell'assessorato alla Salute regionale". Così il presidente
della commissione parlamentare regionale Antimafia all'Ars,
Antonello Cracolici, illustrando, nel corso di una conferenza
stampa a Palazzo dei Normanni, a Palermo, una relazione relativa
alla gestione e alla situazione amministrativa dell'Istituto
Zooprofilattico sperimentale della Regione Siciliana, gestito,
per quasi nove anni, dal commissario straordinario Salvatore
Seminara.
"La durata dell'incarico è prevista per un massimo di cinque
anni, ma il limite d'età sussiste perché il soggetto in
questione ha ben oltre i 70 anni", sottolinea Cracolici. La
relazione prende il via da un esposto presentato a fine 2023
dalla Fp Cgil. "Dopo una breve analisi della nota della Fp Cgil
ho depositato una interrogazione parlamentare, soprattutto per
la mancata vigilanza in merito alla questione - spiega Roberta
Schillaci, componente della commissione Antimafia - abbiamo
verificato che non c'è stata una vigilanza da parte del collegio
dei revisori, ma che è avvenuta solo dopo la nota del sindacato.
All'interrogazione non è stata data risposta. La preoccupazione,
adesso, è che vi sia un assessorato non vigile, ma silente,
rispetto a determinati meccanismi che sono strategici per la
regione e che vigilano sulla salute dei cittadini. Quindi,
probabilmente, che possano esserci anche altre realtà simili
all'istituto Zooprofilattico".
La relazione della commissione Antimafia verrà trasmessa
adesso sia alla Procura della repubblica che alla Corte dei
conti. "Il commissario ha cessato il suo incarico, adesso ne è
stato nominato uno nuovo - prosegue Cracolici - però ci
auguriamo che, anche il nuovo assessore regionale alla Sanità
appena nominato, si occupi di questo tema con attenzione. Oggi
si è posta fine all'illegalità ma siamo sicuri che il passato
possa anche definire il futuro di questo ente". Nella relazione
della commissione Antimafia è emerso anche che il commissario
"ha proceduto a fare atti straordinari - prosegue Cracolici -
come la costituzione di nuova pianta organica, la costituzione
di enti di ricerca, l'indizione di procedure concorsuali e
quindi nuove assunzioni, promozioni di dipendenti, indennità
accessorie per alcuni dipendenti e non per altri e l'istituzione
di due enti (Remesa e la Fondazione per la biodiversità). Il
tutto con importanti flussi di denaro pubblico, anche
extraregionale e con un'amministrazione pubblica che si è girata
la faccia, in una chiave di assoluta nebulosità", conclude
Cracolici.
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