Presentato a Palazzo dei Normanni,
a Palermo, nel corso di un convegno, in sala Gialla, un ddl sul
tema della salute mentale che vede come primo firmatario il
capogruppo del Movimento 5 Stelle all'Ars, Antonio De Luca. Il
nome del ddl è "Norme in materia di PTI di presa in carico
comunitaria".
"La sanità mentale supera per casistiche le patologie
cardiovascolari - spiega De Luca - ed è quella più disgraziata
perché non ha una cura specifica e toglie al disabile un
diritto: ad essere compreso. Spesso lo stesso disabile, se
riconosciuto, si riduce a trascorrere la propria vita in casa".
L'obiettivo del ddl è quello di consentire il prolungamento dei
piani terapeutici individualizzati (PTI) per i disabili psichici
oltre i due anni attualmente previsti dalle normative vigenti ma
punta anche a prevedere, per questi progetti, uno stanziamento
più consistente da parte delle Asp. "Attualmente - prosegue De
Luca - i piani terapeutici individualizzati sono assicurati solo
per i primi due anni, dai dipartimenti di salute mentale delle
Asp e dai Comuni che, comunitariamente, assistono la persona nei
suoi specifici bisogni sanitari e sociali. Superato il biennio
segue poi un progetto triennale fatto tra Asp e Comune e poi un
progetto di vita per l'inserimento sociale e lavorativo di
queste persone che devono essere accolte, avendo di mira non la
produttività economica ma la produzione di un bene socialmente
apprezzabile. Il ddl aumentando anche la dotazione finanziaria
disponibile per attuare questi progetti". Il disegno di legge
prevede anche che la giunta regionale, sulla base dei dati
forniti dai Dipartimenti di salute mentale delle Asp, dai Comuni
e dagli enti gestori dei progetti, presenti annualmente all'Ars
una relazione sull'attuazione della legge e sui risultati
raggiunti. "Oggi con la presentazione di questo ddl si apre una
finestra - ha affermato il presidente della Regione Siciliana,
Renato Schifani - sono certo che il dibattito sarà costruttivo,
ci incontreremo con il presidente dell'Ars e con le forze
politiche per creare un tavolo trasversale per verificare come
sarà possibile, ciascuno di noi fare la propria parte. Di
recente abbiamo approvato una legge di contrasto al crack dove
tutte le forze politiche sono risultate essere unite, insieme.
Mi auguro che si possa andare avanti con un confronto anche su
questo e anche con il governo nazionale".
"Ho letto il ddl - prosegue il presidente dell'Ars, Gaetano
Galvagno - ritengo che non esiste una legge che risolva
definitivamente un problema, ma certamente che lo possa
attenuare. Si può lavorare anche alle allocazione delle risorse
che si devono prevedere all'interno del ddl. Ritengo -
sottolinea - che le risorse si debbano trovare e non devono
essere consumate solamente all'interno della manovra
finanziaria. Mi auguro che questo ddl possa approdare presto in
aula e che si vada compatti", conclude Galvagno.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA