Domani a Palermo, a partire dalle
9, davanti la sede di Sicindustria, in via XX Settembre, è in
programma lo sciopero dei metalmeccanici palermitani, proclamato
a livello nazionale ma che tocca domani al capoluogo siciliano,
convocato dalla Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm. Lo sciopero è stato
presentato oggi, nel corso di un incontro che si è tenuto alla
Casa della Cooperazione, a Palermo, alla presenza del segretario
organizzativo della Fiom Cgil nazionale Luca Trevisan.
"Sarà una giornata importante per i metalmeccanici palermitani
- spiega Trevisan - nelle prossime settimane lo sciopero sarà
articolato anche in altre province siciliane, così come lo
stiamo articolando in tutto il territorio nazionale. Si tratta
di rispondere alla Federmeccanica che, di fatto, ha rigettato
tutte le richieste da noi avanzate sul salario, sul contrasto
alla precarietà e sulla rivendicazione di ridurre l'orario di
lavoro. A livello nazionale i lavoratori metalmeccanici, a cui
si applica il contratto sono oltre un milione e mezzo".
Lo sciopero si terrà per chiedere il rinnovo del contratto
collettivo di lavoro della categoria, ma questa è solo una delle
tappe italiane "otto ore di sciopero, che saranno fatte, a
livello nazionale, tra dicembre e gennaio, in tutta Italia e a
Palermo toccherà domani - prosegue Francesco Piastra, segretario
organizzativo Cgil Palermo - In sostanza, Federmeccanica, dopo
svariati incontri a Roma, ha rotto le trattative. Non ha
risposto a nessuna delle rivendicazioni in atto nelle
piattaforme, chiudendo la trattativa. Abbiamo quindi deciso di
proclamare, a livello nazionale, questo sciopero. Scioperiamo
per riaprire la trattativa e per ribadire che noi vogliamo il
contratto", conclude Piastra.
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