Calici di vino sempre perfetti in
ogni istante e alla giusta temperatura. Sigillo inaugura il suo
format di degustazione, per la prima volta in Sicilia, ospite di
Talea all'orto Botanico di Palermo, il 10 e l'11 agosto,
celebrando la notte di San Lorenzo e le stelle cadenti, in
occasione del tradizionale appuntamento del Movimento Turismo
del Vino. Il format utilizza delle macchine erogatrici che
consentono al wine-lover di compiere un "viaggio eno-sensoriale"
costituito da ben 10 assaggi diversi, calibrati automaticamente
nei dosaggi, sempre alla giusta temperatura e sotto azoto, in
modo di garantire l'integrità gusto-olfattiva di ogni bottiglia
selezionata ed inserita tra le Stelle del Vino 2024. Il motto
del wine club è "Divertiti col vino. Bevi con Sigillo". "Ho
voluto chiamarlo così - spiega Stefano Marsala, promotore del
progetto e presidente del Wine club Sigillo - perché con la mia
professione notarile il sigillo è la forma straordinaria di
garanzia che nel vino, assume un significato particolare. Con
Sigillo viene garantita l'assoluta integrità gusto-olfattiva,
nel tempo, consentendo di degustare bottiglie pregiate che,
solitamente, non sono serviti al calice".
Dalle ore 20:00 in poi, i cancelli di Talea, il Bistrot
dell'Orto botanico, si apriranno per accogliere i winelover con
una Carta dei vini che spazia tra le principali aree produttive
storiche della viticoltura dell'isola: dall'Etna all'area del
Mamertino, dalla Doc Erice alle Terre del Nero d'Avola tra le
province di Agrigento e Caltanissetta. Rilevante la Carta dei
Vini della Doc Monreale che vede schierate ben 16 etichette, tra
vini bianchi, rosati e rossi. Al "viaggiatore del gusto" verrà
consegnata una card con cui potrà in piena libertà assaggiare 10
splendidi vini siciliani dalle macchine erogatrici che, per
l'occasione, saranno presidiate per facilitare la mescita e
conoscere appieno gli elementi distintivi del vino, del vitigno
e dell'annata. Sono previsti oltre 2.000 assaggi nei due giorni
di apertura.
"Sigillo nasce da un mio viaggio a Bordeaux - prosegue
Stefano Marsala - dove ho scoperto una vera e propria
rivoluzione: nessun filtro, nessuna attesa di un cameriere
impegnato, nessuna chiacchiera inutile. Piena libertà di
esplorare e di personalizzare la degustazione".
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