"Poiché il pudore e la vergogna
non esistono più, il Parlamento, su iniziativa del Governo, ne
ha approfittato: è stato approvato il cosiddetto Decreto
carceri" e "adesso il messaggio sociale è chiaro: che muoiano
tutti". Lo scrive in un documento il direttivo della Camera
penale 'Serafino Famà' di Catania.
"Il Governo - si legge, tra l'altro, nel documento - mostra
di trovarsi nel caos nonostante le roboanti dichiarazioni di
certi suoi esponenti: ha creato una popolazione di detenuti
disperati, siamo giunti in agosto e i suicidi ammontano a 65,
cui vanno aggiunti i salvati in extremis e 7 agenti di polizia
penitenziaria.
Adesso il messaggio sociale è chiaro: che muoiano tutti".
"C'è una questione carceri? Se ne costruiscano di nuove.
Si assumano un migliaio di agenti per la custodia - prosegue il
documento - si faccia finta di considerare la tragedia nazionale
dei suicidi come se fosse un accidente qualsiasi, dalla
presidente del Consiglio non è giunta una sola parola sul tema
nonostante la sua notoria loquacità. Il ministro Carlo Nordio
vola dal Presidente della Repubblica forse perché, per un
attimo, ha preso consapevolezza, ma solo per un attimo e non di
più, che stavolta è stata fatta grossa. Il pianeta carceri -
osserva la Camera penale di Catania - è stato praticamente
sotterrato e montano, purtroppo, rabbia, delusione e rivolte.
Nel frattempo, nell'estate più calda di sempre, noi liberi
soffochiamo, immaginiamo chi è recluso. É stato detto con il
voto parlamentare: 'che muoiano pure'. In molti ad agosto vanno
in ferie e con essi, in certi casi, pure la ragione.
"Per non dimenticare tutti i detenuti, le donne madri
recluse, i fragili, i tossicodipendenti, gli imputati in attesa
di giudizio, i portatori di patologie psicofisiche e per dare
voce a tutti coloro che non possono più parlare - chiosa il
documento - l'Avvocatura non dimentica e oggi, più che mai,
ricorda a tutti il destino di costoro. Abbandonati, scherniti,
vilipesi. Non in Ungheria, pare che vada di moda, ma a Roma,
laddove si è detto: voi non esistete".
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