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Cartone per frattura: Cuccì (Asp), c'erano stecche e bende

Cartone per frattura: Cuccì (Asp), c'erano stecche e bende

I vertici regionali respingono le accuse di malasanità

PALERMO, 08 agosto 2024, 17:27

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Nel caso del paziente di Patti non sono state rispettate le linee guida sanitarie. Il paziente doveva essere trasferito a Milazzo dove l'ortopedia è attiva 24 ore su 24 e non solo nelle ore diurne come avviene a Patti che ha solo due medici in questo servizio. La dottoressa che ha utilizzato il cartone per fasciare la gamba del paziente afferma di aver fatto una scelta professionale. Ma noi abbiamo accertato che le stecche e le bende c'erano sia al pronto soccorso che nella farmacia dell'ospedale Barone di Patti. La dottoressa sostiene di aver proposto al paziente di recarsi all'ospedale di Milazzo ma che lui si è rifiutato chiedendo assistenza immediata. Ma di questo non c'è alcuna relazione scritta come è invece prescritto dai protocolli". Lo ha detto il direttore generale dell'Asp di Messina Giuseppe Cuccì alla conferenza stampa indetta dall'assessore regionale Giovanna Volo, nella sede di piazza Ottavio Ziino, con l'intento di respingere le accuse di mala gestione che sono ricadute sulla Regione e sul suo servizio sanitario. "Si tratta di critiche ingiustificate - ha detto Volo - la dottoressa in turno al pronto soccorso non deve diventare un capro espiatorio, ma deve rispondere delle sue azioni. Una eventuale scelta professionale va riportata nelle relazioni sanitarie così come è previsto dai protocolli. Nel caso specifico questo non è avvenuto. Qui ci sono solo responsabilità individuali. L'indagine interna dell'Asp e la commissione regionale confermano che si tratta di responsabilità della dottoressa e ne risponderà attraverso un procedimento disciplinare". Alla conferenza hanno partecipato anche il dirigente della Direzione strategica Salvatore Iacolino, il dirigente del Dasoe Salvatore Requirez e il direttore generale dell'Arnas Civico di Palermo Walter Messina. Quest'ultimo ha respinto le accuse relative al presunto caso di malasanità per la morte di un bambino di sette anni, Cristian Trapani, deceduto nel reparto di cardiochirurgia del Civico il 6 aprile scorso.
   
   

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