(di Gabriele Santoro)
Prende tempo Rosanna Natoli, la
consigliera del Csm indagata dalla Procura di Roma per
rivelazione di segreti d'ufficio e abuso d'ufficio: oggi doveva
essere sentita dal procuratore aggiunto di Roma Paolo Ielo, ma
ha chiesto e ottenuto uno slittamento dell'interrogatorio.
La richiesta di differimento, inoltrata dal suo legale
Giuseppe Valentino, è stata accolta dalla Procura e ora una
nuova data dovrà essere nuovamente fissata. Ma intanto si
avvicina settembre, quando si riunirà di nuovo il plenum del
Csm, e non è escluso che in quella occasione si possa arrivare
alla resa dei conti, con l'estromissione dal Consiglio di Natoli
che già ha lasciato la poltrona della commissione disciplinare.
A meno che, ovviamente, Natoli non decida di dimettersi sua
sponte prima del plenum, come auspicato nei giorni scorsi anche
dall'Anm e dalla sinistra parlamentare. Anche perché se si
arrivasse alla conta la partita diventerebbe anche politica:
Natoli, membro 'laico' del Csm, è in quota FdI ed è considerata
molto vicina al presidente del Senato Ignazio La Russa. Quanti
voterebbero contro Natoli? La scorsa settimana il plenum si è
riunito ma non ha affrontato l'argomento. L'ipotesi però che
diventi inevitabile farlo dopo la pausa estiva, in virtù
dell'iscrizione a Roma, è concreta. Potrebbero essere queste
alcune delle riflessioni che hanno spinto Natoli oggi a chiedere
il rinvio dell'interrogatorio, che al momento è a data da
destinarsi.
Natoli, classe 1966, avvocata di Paternò (Catania), è
accusata di aver rivelato atti di inchiesta alla magistrata
Maria Fascetto Sivillo, condannata dal Tribunale di Messina, che
doveva affrontare un provvedimento disciplinare. Ma Sivillo,
assistita dall'avvocato Carlo Taormina, aveva registrato
l'intera conversazione con Natoli durante un loro incontro.
Audio e trascrizione sono stati consegnati poi al presidente
della sezione disciplinare Fabio Pinelli. Secondo la Procura di
Roma Natoli dunque, in qualità di componente della commissione
disciplinare del Csm, avrebbe rivelato a Fascetto Sivillo
notizie d'ufficio che sarebbero dovute rimanere segrete, in
particolare "quelle sullo svolgimento della Camera di consiglio
dopo la sua audizione".
Natoli inoltre, partecipando al procedimento disciplinare,
avrebbe procurato "intenzionalmente un ingiusto vantaggio a
Fascetto Sivillo", rivelandole anche "l'orientamento espresso
dai componenti della Commissione". Inoltre avrebbe "compiuto
atti diretti e in modo non equivoco a procurarle un ingiusto
vantaggio patrimoniale nell'udienza del luglio 2024 non
riuscendo nell'intento per cause indipendenti dalla sua
volontà". Il riferimento è alla sospensione dell'udienza dopo la
produzione, da parte della magistrata e del suo legale Taormina,
della trascrizione del colloquio tra Natoli e Fascetto Sivillo.
I magistrati hanno intanto avviato un fascicolo senza
indagati o ipotesi di reato dopo la denuncia presentata dalla
difesa di Fascetto Sivillo, nella quale si ipotizzava il reato
di falso contro la sezione disciplinare del Consiglio.
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