La Vigna del Gallo "Diego
Planeta", situata nell'iconico Orto Botanico dell'Università
degli Studi di Palermo è così intitolata in omaggio al "padre"
della viticoltura siciliana. Un progetto all'avanguardia nel
cuore della città, nato per conservare e valorizzare il ricco
patrimonio vitivinicolo dell'isola, con un approccio
enoturistico di primo piano. La vigna, custode di 95 biotipi di
vitigni autoctoni, tra cui varietà rinomate come il Grillo ed il
Nero d'Avola, è un eccellente esempio di come la memoria storica
possa essere valorizzata attraverso pratiche di viticoltura
sostenibile e innovativa. Inaugurata nel 2018, la Vigna del
Gallo è frutto della collaborazione tra il Sistema Museale
dell'Università di Palermo, il Consorzio di Tutela Vini Doc
Sicilia ed il Dipartimento Scienze Agrarie, Alimentari e
Forestali dell'Università degli Studi di Palermo. Occupando
un'area di 200 metri quadri all'interno dell'Orto Botanico,
l'area coltivata è posizionata strategicamente nel sito
dell'antico vigneto del piano di Sant'Erasmo, storico
possedimento del duca Ignazio Vanni d'Archirafi.
"La Vigna del Gallo - racconta il Vicepresidente del
Consorzio Filippo Paldino - non è soltanto una celebrazione
della biodiversità, ma anche una testimone tangibile
dell'impegno del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia nella
tutela e promozione dei vitigni autoctoni. La Doc Sicilia, è
stata una pietra miliare per il riconoscimento e la
valorizzazione del continente vitivinicolo siciliano".
"La Vigna - continua Paladino- che fa parte dell'Associazione
internazionale degli orti urbani, la Urban Vineyard Association,
contribuisce a rendere l'Orto Botanico di Palermo — uno dei
giardini botanici più importanti e storici d'Italia — una
destinazione imprescindibile per gli amanti del vino e della
natura".
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